Scoperto Lorenzo Perris in arte Geco, il writer più famoso d’Europa

È stato beccato dagli agenti nel Nad, il Nucleo Ambiente e Decoro della Polizia di Roma Capitale, e denunciato a piede libero, Lorenzo Perris, 28enne di San Lorenzo a Roma in arte Geco, il writer più famoso d'Europa.

Scoperto Lorenzo Perris in arte Geco, il writer più famoso d’Europa

Ha vissuto per anni a Lisbona, Geco, il writer più famoso d’Europa, dove è stato denunciato per aver imbrattato la città con i suoi murales e tag: ora è stata confermata la sua identità, posto che si tratta di Lorenzo Perris, 28 anni, di Roma, scoperto nel quartiere San Lorenzo, dove un sopralluogo degli agenti del Nad, il Nucleo Ambiente e Decoro della Polizia di Roma Capitale, ha permesso di seguirne le tracce.

Ma la denuncia non ha avuto seguito per mancanza di prove, con tanto di un’associazione costretta a pagare le spese legali. L’artista ha operato in tutta Europa soprattutto a Roma dove le sue scritte a caratteri cubitali sono riportate ovunque, soprattutto alla stazione Termini di Roma, sulla torre serbatoio di Angiolo Mazzoni.

In Via Magnagrecia, il logo Geco ti mette le ali è facilmente distinguibile, viene chiamato “blockbuster” (lettere colossali del suo nome), stampato in luoghi apparentemente impossibili da raggiungere. Un pezzo di almeno 50 metri è comparso sulla sommità delle mura del mercato Metronio, progettato dall’ingegnere Riccardo Morandi (lo stesso del ponte di Genova).

Il suo stile è facilmente riconoscibile: i suoi in gergo si chiamano “heaven spot“, ossia gli angoli più in vista dei palazzi e al contempo i più rischiosi, dove per dipingere serve programmazione, tecnica, arnesi e velocità. Tecnicamente il modus operandi di Geco si definisce bombing: “Sono un bomber – raccontava in un’intervista sul sito portoghese Ocorvo.pt -, voglio diffondere il mio nome. Il mio obiettivo è averlo in così tanti posti da rendere impossibile non ricordarlo“.

Durante il sopralluogo sono stati rinvenuti vari oggetti che hanno permesso l’identificazione dello stesso writer e sono stati posti sotto sequestro dalla polizia. È accusato di una lunga serie di atti vandalici, con indagini che risalgono a più di un anno fa e sono partite da varie associazioni, tra cui quella di Villa Pamphili.

Continua a leggere su Fidelity News