Spettacolare scoperta sull’isola di Mozia, a Trapani: custodito sotto un vigneto, che produce eccellente vino da tavola, è stato scoperto un intero quartiere fenicio, situato a circa 1,5 metri, di profondità. La straordinaria scoperta è stata fatta da alcuni esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che hanno svolto questi rilievi in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, la Sovrintendenza ai Beni Monumentali e Ambientali di Trapani e dalla fondazione Whitaker.
Uno studio più approfondito ha permesso di conoscere l’esistenza di un sistema di strade, pavimenti, mura, edifici, e di strutture rettilinee e curvilinee che vanno a comporre un antico quartiere nascosto. I ricercatori hanno realizzato un’immagine grazie all’utilizzo di un apposito software, che ha permesso di analizzare i dati tramite magnetometri e georadar. Con questi strumenti i ricercatori hanno camminato sulla vigna per tre giorni, e hanno studiato a fondo i rilievi, creando in seguito una mappa che ricostruisce perfettamente ciò che si nasconde sotto terra.
Dai dati raccolti grazie alle apparecchiature elettromagnetiche, è stato possibile individuare il quartiere urbano fondato nella zona a sud-ovest del Tophet, il santuario dove un tempo si eseguivano sepolture e sacrifici, e tutto quello che è stato rilevato è stato confrontato con le altre strutture scoperte precedentemente nell’isola. Mozia è da sempre stata una delle zone archeologiche più interessanti dell’archeologia fenicio-punica, e ancora tanto c’è da scoprire in merito. L’isola infatti, anticamente era molto ben organizzata e abitata, nonostante le sue piccole dimensioni.
Si presume che, tra il IV e il V secolo avanti Cristo, sull’isola abitavano circa diecimila persone, cifra ricalcolata in base a nuovi studi, e godesse in quel periodo del massimo splendore. Le operazioni adottate per eseguire i rilievi e le prospezioni geofisiche sono di facile esecuzione, e grazie alla strumentazione portatile, non sono ingombranti e permettono di lavorare senza intasare il terreno circostante. Presto saranno rinvenuti i rilievi archeologici che ci consentiranno di conoscere ulteriori informazioni sulla cultura fenicia, e portare alla luce tesori ancora inesplorati.