Roma nasconde mille meraviglie come musei a cielo aperto, ma questa volta è nel sottoscala che è stato fatto un ritrovamento eccezionale; sembra infatti che nei depositi di Montecitorio sia stata rinvenuta una Gioconda molto simile al quadro di Leonardo da Vinci, che sembra provenire dalla stessa scuola del Maestro.
Il dipinto risalirebbe al 500 ed è della collezione Torlonia, nel 1925 dalla Galleria nazionale d’arte antica di palazzo Barberini ed è stato esposto nella sala Aldo Moro.
Secondo gli studi si tratterebbe di una copia che riproduce fedelmente l’originale, si tratta di una seconda copia, la prima è stata rinvenuta a dicembre 2021. Dopo essere stata restaurata, si presume ci sia anche la collaborazione del Maestro. Ma non si tratta di una copia grezza fatta da dilettanti; dopo analisi fatte agli infrarossi, sembrerebbe ci sia dietro proprio la mano di Leonardo.
A restaurare il dipinto è stata Cinzia Pasquali, tra le restauratrici più famose al mondo. Quando si è accorta delle analogie con la “vera” Gioconda, ha chiamato Vincent Delieuvin, capo curatore dei dipinti per il Louvre, il quale si è recato a Roma per vedere con i propri occhi il dipinto e sincerarsi della sua autenticità. La Repubblica riporta la notizia che la pennellata sarebbe proprio quella del maestro o quantomeno dei suoi allievi.
Una cosa è certa: se dopo vari studi sul quadro si scoprirà che è di manifattura del Maestro stesso, questo sarebbe di un’importanza epocale e dimostrerebbe che per oltre un secolo il dipinto sarebbe rimasto ricoperto di polvere nel palazzo lontano dal pubblico e da sguardi indiscreti, o che qualcuno abbia voluto nasconderlo intenzionalmente?