Scoperta cupola segreta ‘Ndrangheta a Reggio Calabria

È stata scoperta a Reggio Calabria una struttura segreta in grado di infiltrarsi negli ambienti politi a livello comunale e provinciale, fino al Parlamento nazionale. Sono state arrestato quattro persone.

Scoperta cupola segreta ‘Ndrangheta a Reggio Calabria

In provincia di Reggio Calabria è stata scoperta una struttura segreta capace di infiltrarsi negli ambienti politici a livello comunale e provinciale, fino al Parlamento nazionale, arrestando quattro persone grazie ad un’operazione del Ros dei Carabinieri. Si tratta dell’ex deputato del Psdi Paolo Romeo, già in carcere dal 9 maggio scorso, l’ex consigliere regionale e sottosegretario della Giunta regionale di centrodestra Alberto Sarra, l’avvocato Giorgio De Stefano e Francesco Chirico. Una richiesta d’arresto nei confronti del senatore Antonio Caridi, del gruppo Grandi autonomie e libertà (Gal), è stata inviata alla Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato. Sono tutti accusati di associazione mafiosa.

Si sta investigando anche su altre persone, ovvero: il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (Forza Italia), l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno (Fratelli d’Italia), l’ex parlamentare europeo Gino Trematerra e l’ex parlamentare europeo ed ex assessore regionale Umberto Pirilli. Tutti quanti smentiscono qualsiasi coinvolgimento nella vicenda. 

Secondo gli inquirenti il senatore Caridi era l’uomo «svezzato e costruito a disposizione del direttorio della società segreta che a Reggio Calabria e non solo gestiva la politica istituzionale». La cupola segreta, che nella ricostruzione dei magistrati, si distingue dalla cupola ‘ndranghetistica, avrebbe gestito fin dal 2001 tutte le elezioni in città: da quelle comunali di Reggio Calabria, alle provinciali, alle regionali, fino al Parlamento europeo.

Non per niente, Giuseppe Scopelliti e Pietro Fuda avrebbero raggiunto la carica di sindaco e e presidente della provincia di Reggio Calabria nel 2002 grazie ai voto della ‘ndrangheta. 

Sono coinvolte anche altre persone in questa inchiesta, ovvero Alberto Sarra, ex assessore regionale, e l’avvocato Paolo Romeo, già in carcere per altre inchieste. I legami con la ‘ndrangheta sarebbero stati tenuti dall’avvocato Giorgio De Stefano, capo della famiglia più potente della ‘ndrangheta reggina, attualmente in carcere. L’inchiesta che si chiama «Mammasantissima» si è sviluppata anche attraverso la ricostruzione di 52 procedimenti penali datati e 540 mila intercettazioni telefoniche, con l’apporto anche di 5 collaboratori di giustizia.

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