Le ferrovie dello stato sul tratto Napoli – Bari hanno fatto una scoperta archeologica sensazionale, sotto il tratto della ferrovia è stato infatti rinvenuto un intero villaggio appartenente all’età del rame. I reperti, presentati oggi nella stazione di Napoli Afragola, provengono da diversi siti emersi durante i lavori.
In particolare nella cittadina di Gaudello, ci sono i resti di un villaggio dell’età del Rame in località Gaudello, un tratto di basolato dell’antica via Appia nel comune di Maddaloni e un santuario di epoca ellenistico-romana, ricco di materiale votivo, a Ponte. Nella stazione di Afragola in particolare sono stati presentati i reperti di epoca ellenistica.
All’odierno evento sono stati mostrati alcuni ritrovamenti archeologici di particolare interesse, tra cui la statuina di un guerriero databile al IV-III secolo a.C., una statuetta femminile da corredo funerario del IV secolo a.C., vasi in ceramica di età ellenistica e una punta di freccia dell’età del rame.
Il sovrintendente ha stabilito che si tratta di una scoperta clamorosa e che si effettuerà una attività celere e preventiva per valorizzare il territorio, le linee della ferrovaia saranno infatti sostenibili di modo da non interferire con il normale processo del lavoro degli archeologi; il sito verrà studiato, verranno fatte analisi preventive, fino ad arrivare alla valorizzazione attraverso ricostruzioni virtuali, pubblicazioni, convegni e musealizzazioni.
Ci sarà il restauro e la conservazione dei reperti, scoperta dal valore sensazionale che creerà anche nuovi posti di lavoro per le ferrovie e per gli archeologi. Le misure di archeologia preventiva prevedono la valutazione del rischio rappresentato per i contesti archeologici e paleontologici circa la realizzazione di un’opera pubblica.
Tale valutazione è tanto più complessa e articolata quanto l’opera in progetto: si pensi soprattutto a grandi infrastrutture estese per centinaia di chilometri come strade e ferrovie, o a opere che incidono profondamente anche nel sottosuolo. Per effettuarla, è fondamentale la collaborazione fra tutte le parti coinvolte: progettisti, committenti, enti territoriali, archeologi, geologi, paleontologi.