Scomparsa di Samira El Attar: il marito Mohamed Barbri condannato all’ergastolo

Mohamed Barbri, marito di Samira El Attar, è stato condannato all'ergastolo dalla Corte di Assise di Rovigo. Il corpo di Samira non è mai stato ritrovato.

Scomparsa di Samira El Attar: il marito Mohamed Barbri condannato all’ergastolo

C’è una svolta nel caso della scomparsa di Samira El Attar. Ieri, i giudici della Corte di Assise di Rovigo hanno condannato il marito, Mohamed Barbri, 41enne di origini marocchine, all’ergastolo per l‘omicidio e l’occultamento del cadavere della moglie. 

I giudici hanno anche deciso che all’uomo venga tolta la patria potestà della figlia di 5 anni, ora affidata alla zia. Ma per capire come si è arrivati a questa decisione, è utile riscostruire la storia della scomparsa della donna.

La scomparsa di Samira

La donna è scomparsa a 43 anni il 21 ottobre 2019 da Stanghella, in provincia di Padova, dove la coppia viveva, dopo aver accompagnato la figlia a scuola. Da allora si sono perse le tracce di Samira ed il suo corpo non è mai stato ritrovato. Dopo la scomparsa, gli investigatori si sono concentrati sull’uomo, sulla base di varie testimonianze che parlavano di un rapporto burrascoso tra i due, soprattutto per ragioni economiche. Il marito le contestava la sua indipendenza, il vestire all’occidentale, mentre Samira lo accusava di sperperare quanto lei guadagnava come badante e di essere violento. 

Ad alimentare i sospetti, il ritrovamento, da parte di Barbri, di un paio di scarpe della moglie in un punto della statale 16, a pochi chilometri dalla loro abitazione, che peraltro è stato perlustrato con l’utilizzo dei cani molecolari; così come i messaggi che Barbri aveva inviato al cellulare della compagna proprio il giorno della sua scomparsa, dopo giorni di gelo dei loro rapporti.

L’omicidio secondo l’accusa

Barbri, secondo l’accusa, strangolò la moglie in seguito a una discussione sulle 400 euro di invalidità della figlia, oltre al movente della gelosia. La linea difensiva, i legati dell’uomo, Riziero Angeletti e Franco Zacheo, qualche mese fa hanno dichiarato alla stampa che il loro assistito è convinto che la moglie sia viva, aggiungendo che si tratta di un processo indiziario, senza il ritrovamento del corpo, e che sono fiduciosi. Saranno le telecamere a dirci se Barbri ha davvero passato alcune ore sull’argine la notte della morte della sparizione, inquadrandolo mentre si dirige verso il fiume.

La fuga e l’arresto di Barbri

Dopo l’omicidio, Barbri era scappato in Spagna, dove era stato rintracciato e arrestato a Madrid, durante un controllo della polizia spagnola, in collaborazione con gli investigatori italiani. Si era allontanato da casa in bici, da Milano aveva raggiunto Barcellona in autobus, spostandosi a Madrid, dove aveva dichiarato di essersi recato per cercare la moglie. I conoscenti, sin da subito, hanno escluso l’allontamento volontario per via del rapporto strettissimo che Samira aveva con la figlia, ma Barbri si è continuato a dichiarare innocenti. 

 

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