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L’Italia si ferma per il cosiddetto sciopero dei forconi che esprime il malcontento per la situazione economica e politica del paese, rivolgendosi soprattutto al governo e alla classe politica.
Le manifestazioni partono dai sindacati degli autotrasportatori e degli agricoltori, riuniti nei movimenti, “Forza d’urto” e “Movimento dei forconi”, ma trovano l’appoggio dei commercianti e della gente comune.
Blocchi stradali, stazioni occupate e cortei in tutto il paese. Nella notte i primi raggruppamenti in piazza per dimostrare il dissenso, ma l’iniziativa potrebbe durare per più giorni.
A Torino la situazione più critica, dove i manifestanti hanno preso d’assalto il Palazzo della Regione con lancio di bottiglie, pietre e alcune bombe carta. Le forze dell’ordine sono intervenute con lancio di lacrimogeni.
In Veneto i principali problemi alla viabilità, nella zona del veronese e del vicentino, dove gli autotrasportatori che hanno aderito all’iniziativa “L’Italia si ferma”, hanno bloccato i caselli autostradali con i loro mezzi pesanti.
TORINO – La stazione di Porta Nuova e Porta Susa rimangono ancora bloccate per le manifestazioni dei forconi. I cortei si sono mossi da Piazza Castello, principale presidio del cosiddetto “Coordinamento 9 dicembre”, verso i principali snodi dei trasporti pubblici e verso la sede Equitalia, presa di mira con cori e insulti.
MILANO E ROMA – Anche a Milano Equitalia presa di mira. A Roma molti i manifestanti che chiedono la caduta del Governo.
CATANIA/PALERMO – La situazione rispecchia la decisione presa dal gruppo dei forconi per manifestazioni pacate in città, con presidi controllati, volantinaggio e rallentamenti al traffico. Due anni fa il casello di San Gregorio dell’autostrada A18 Messina-Catania, fu simbolo della protesta. Oggi non si segnalano particolari accadimenti. In accordo con la Questura di Catania numerose sono le manifestazioni autorizzate e gli incontri informativi all’Università. A Palermo è vivace il presidio che blocca la circolazione stradale.
SARDEGNA/PUGLIA/CALABRIA – Gli autotrasportatori aderenti a “TrasportoUnito” stanno manifestando al Porto di Cagliari e rallentano il traffico sulla Carlo Felice, ma senza particolari disagi per gli automobilisti. Il Movimento AntiEquitalia è in azione davanti all’Agenzia delle entrate, a Cagliari. A Sassari i cittadini protestano per la tassazione del lavoro, ormai arrivata al 68%. Blocco del traffico sulla tangenziale di Bari e sulle principali arterie stradali di Napoli e provincia.