Scampia, 15enne in arresto cardiaco salvata dal 118: la madre ringrazia i soccorsi con un sms

Una donna napoletana ha ringraziato con un sms l'equipaggio del 118 che, un paio di settimane fa, ha salvato la vita alla figlia 15enne. La ragazzina era stata soccorsa in arresto cardiaco e defibrillata numerose volte prima di arrivare al Cardarelli.

Scampia, 15enne in arresto cardiaco salvata dal 118: la madre ringrazia i soccorsi con un sms

Ieri sera, a un operatore del 118 napoletano che, con la sua postazione, un paio di settimane fa, era intervenuto a Scampia, Napoli Nord, per soccorrere una ragazzina 15enne colta da malore, è arrivato un sms davvero toccante.

Il messaggio recita:“Buonasera, signor Nicola. Sono la mamma di Roberta, la ragazza che la notte tra il 10 e l’11 settembre a cui lei e i suoi colleghi, senza mai arrendervi, avete salvato la vita. Non lo dimenticherò mai. Adesso sta bene, le hanno impiantato un defibrillatore. Grazie, grazie, infinitamente grazie”.

L’accaduto

La storia di cui vi sto scrivendo è raccontata dall’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, che segnala e denuncia le violenze ai danni degli operatori sanitari ma anche, come in questo caso, le storie a lieto fine, come la bellissima storia di Roberta. Il 118 viene allertato nella notte tra il 10 e l’11 settembre, alle 2:20, per una 15enne che non respira e che ha perso conoscenza.

L’equipaggio, composto dal medico Mariano, dall’infermiere Paciello e dall’autista Indellicati, parte immediatamente in codice rosso, raggiungendo l’abitazione della vittima, sita a Scampia, in un paio di minuti. Da lì in poi è tutta una folle corsa verso il Cardarelli, durante la quale la ragazza viene più volte defibrillata, arrivando viva, ma in condizioni gravisime, nel nosocomio.

Il racconto fornito dall’infermiere all’associazione prosegue così: “Il padre della ragazza ci viene incontro piangendo ed implorandoci di salvare la figlia. Saliamo al terzo piano e la scena che troviamo è surreale. La ragazza stava in arresto cardiaco, subito iniziamo l’rcp, montiamo il dae la ragazza viene defibrillata 3 volte dopo di che organizziamo il trasporto in abz, partiamo ed in abz ci fa scaricare altre 2 volte, andiamo al Cardarelli in codice rosso letteralmente sfiniti ma con la ragazzina viva. Mentre fa la tac va in arresto un’altra volta e viene di nuovo rianimata, intubata è trasferita in rianimazione”.

Non solo racconti di violenza e aggressioni quindi, ma anche storie a lieto fine, grazie al miracoloso e tempestivo intervento di questi angeli con la divisa rossa del 118 che, ogni giorno, corrono sulle strade per salvare la vita di molta gente. E’ grazie a loro se Roberta è ancora qui oggi e potrà raccontare, un giorno, la sua triste storia con un meraviglioso finale.

 

 

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