Sbarco a Scicli, fermati 7 scafisti

A due giorni dal tragico sbarco di clandestini a Scicli, che ha causato 13 vittime, sono stati arrestati sette scafisti

Sbarco a Scicli, fermati 7 scafisti

Dopo il tragico sbarco sulla spiaggia di Scicli, che è costato la vita a 13 clandestini eritrei, l’operazione congiunta di Carabinieri e Guardia di Finanza ha portato all’arresto di sette scafisti, che sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con l’aggravante di aver causato la morte di 13 uomini, ma non di omicidio, perché al momento non ci sono prove che siano stati loro a costringere le vittime a gettarsi in mare.

Si tratta degli egiziani Adel Mouhamed Arafat, 33 anni, e Mouhmed Fakhri, 28 anni, e dei siriani Saiid Mouhamed Zahir Hbous, 26 anni, Mohamed Tarek El Kessim, 26 anni, Mostafa Salah Sik, 32 anni, Mouhamed Abdel Weheb Mez, 31 anni, e Mouhamed Houssen Shaboun, 28 anni. Sono stati invece rilasciati i due eritrei fermati dai Carabinieri sul barcone mentre cercavano di guadagnare la riva.

“E’ la prima volta che abbiamo a che fare con scafisti di origine siriana – dice Francesco Marino, capo della squadra mobile di Ragusa – pensiamo ci possa essere una nuova frontiera di criminalità organizzata che vede i siriani coinvolti”.

L’allarme era scattato nella giornata di lunedì, quando alcuni turisti avevano visto il peschereccio arenato e i migranti che si gettavano in acqua per raggiungere la spiaggia. Delle 160 persone a bordo, circa un centinaio erano stati soccorsi in mare dalla guardia costiera, altri si erano messi in salvo sulla costa. Almeno 13 persone, tutti uomini adulti, erano morte annegate, ma il numero delle vittime potrebbe essere superiore. Secondo le testimonianze, i migranti erano stati costretti a gettarsi a mare a colpi di cinghia. Uno dei migranti che avevano tentato di fuggire nelle campagne circostanti subito dopo lo sbarco è stato investito e ucciso da un’auto pirata sulla strada provinciale Ragusana 43. Il conducente è fuggito senza soccorrere il ferito, che è stato trasportato in gravi condizioni nel Pronto Soccorso dell’ospedale di Modica dove è morto qualche ora più tardi.

E intanto continuano gli sbarchi. Un barcone con 157 migranti è stato intercettato a 95 miglia a sud est di Capo Spartivento e soccorso in un’operazione coordinata dalla Direzione marittima di Reggio Calabria. L’allarme è scattato dopo una chiamata effettuata con un telefono satellitare a bordo dell’imbarcazione che segnalava lo stato di difficoltà del barcone.

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