La proprietaria di un’agenzia di viaggi ha deciso di farla finita perché sommersa dai debiti della sua attività. Sarah Siter, 42 anni, è un’altra vittima della crisi economica che continua a dilaniare il nostro paese. La donna aveva paura di non farcela più a tirare avanti, di non riuscire a pagare tutto quello che doveva e lo ha anche scritto in una lettera straziante che ha lasciato ai familiari. La donna è stata trovata morta dal fratello e dalla mamma nel bagno dell’agenzia di viaggi “Kiss and Fly”che si trova in corso Viglienzoni a Savona.
Il fratello ha avvisato subito la polizia e gli agenti della Scientifica della questura savonese hanno constatato che si è trattato di suicidio, anche perché la porta del bagno era chiusa dall’interno e la donna si era impiccata lì dentro con una sciarpa. La lettera trovata dai familiari spiega chiaramente i motivi del suo gesto e la donna chiede anche scusa ma ha ribadito che non se la sentiva di andare avanti.
Ecco il racconto di un collega di un’altra agenzia di viaggi che conosceva Sarah: “Da qualche tempo non sorrideva più. L’avevo incontrata un paio di mesi fa a un convegno di settore: era triste, laconica, si vedeva che era preoccupata. Come non esserlo, di questi tempi”.
E aggiunge: “Aveva aperto l’attività insieme a una socia, poi era rimasta da sola e la mamma le dava una mano. Se va avanti così non sarà l’ultimo caso del genere; siamo strangolati a livello fiscale e in generale il quadro socio-economico è talmente instabile che i rischi sono enormi, per tacere di una certa concorrenza sleale che nel nostro settore sta prendendo piede impunemente. La piccola imprenditoria a Savona sta soffrendo al limite e a farne le spese sono le persone oneste come lei”.
Sconcertati e sgomenti gli amici della donna e altri commercianti della zona, che si mostrano sinceramente dispiaciuti per la sua morte. Nessuno di loro avrebbe mai immaginato che sarebbe arrivata a compiere un simile gesto, ma ognuno di loro rincara la dose di colpa verso il governo, a cui lancia l’appello di non strozzare ancora di più le attività e di liberare i commercianti da questa morsa che sta strangolando tutti.