Una famiglia di Sassari non è potuta rimanere vicino al congiunto malato terminale perché gli inservienti li hanno praticamente buttati fuori dalla stanza.
Il malato era giusto negli ultimi istanti della sua vita ma non ha avuto accanto nessuno dei suoi cari. La spiacevole vicenda è accaduta all’ospedale Santissima Annunziata e a denunciarla è “La Nuova Sardegna” a cui si sono rivolti i familiari del malato per diffondere la notizia. I parenti del malato affermano: “Due minuti, abbiamo chiesto che ci lasciassero ancora due minuti. Erano gli ultimi respiri di mio padre, volevamo tenergli la mano io, mia sorella e mia madre. Lui se ne stava andando..”.
Purtroppo il personale dell’ospedale è stato irremovibile e i familiari aggiungono ancora:“Il medico che ci aveva dato la possibilità di porgere l’ultimo saluto, anche lui arrivato nella stanza dopo le lamentele della capo sala, ci ha chiesto di spostarci temporaneamente fuori”. I familiari hanno desistito dall’eseguire l’ordine, così il personale medico ha deciso di mettere il malato in un’altra stanza, dove però l’uomo non è arrivato in quanto è deceduto nel corridoio del reparto.
Il primario dell’ospedale Mario Oppes si mostra profondamente dispiaciuto per la vicenda, in quanto non vi sono giustificazioni ad un simile comportamento, ma dice anche: “Nessuno poteva prevedere il momento esatto in cui il paziente avrebbe smesso di respirare. Vorrei fosse chiaro che episodi di questo tipo non capitano perché c’è cattiva volontà o incapacità di cogliere la sofferenza altrui”.
Il direttore vuole mettere in chiaro che la sua volontà e quella del personale medico è quella di andare incontro ai familiari del paziente. E ritiene la morte dell’uomo, avvenuta proprio in quel momento in cui era stato detto ai familiari di allontanarsi, una tragica fatalità, che nessuno però poteva prevedere. E Oppes puntualizza: “Riconosciamo che quanto successo è un fatto molto spiacevole“. Intanto i parenti del malato sono ancora angosciati per quanto è successo, e parlano di mancanza di rispetto verso familiari e paziente, che si poteva anche evitare.