Una ventina di candidati che che hanno svolto la prova d’accesso sbagliata lo scorso 11 settembre rischiano adesso di non poter seguire il corso di studi che avevano scelto per un errore non dovuto a loro. I ragazzi si erano iscritti al test di ingresso per accedere al corso di laurea in chimica all’Università La Sapienza di Roma ma, a causa di un errore, gli è stato affidato il quiz d’ingresso a matematica.
Alcuni di loro avevano notato che nel test di prova mancavano le 10 domande di chimica previste dal bando, e così uno dei ragazzi si è presentato in segreteria per segnalare l’errore e ha ottenuto come risposta che lo sbaglio aveva origine da uno scambio di codici inseriti nel bando. Infatti, è bastato un numero diverso tra 14616 invece del 14619 a combinare il pasticcio.
Lo studente ha presentato un’istanza lo stesso giorno, l’11 settembre, per potersi immatricolare al corso di laurea di chimica, e non di matematica. Ma ancora il giovane attende una risposta. L’Università ha fatto sapere che “per legge ci sono trenta giorni di tempo per valutare un’istanza, la prima è stata presentata l’11 settembre quindi dall’11 ottobre inizieremo a rispondere”. E ancora aggiunge: “Alcuni candidati si sono accorti dell’errore subito e quindi hanno consegnato in bianco, mentre altri se ne sono accorti solamente dopo, una volta tornati a casa, e quindi hanno consegnato il test completato”.
Così ogni ragazzo ha provveduto a fare le istanze separatamente e adesso i ragazzi temono di essere penalizzati e di non potersi iscrivere. Da una verifica è stato rilevato che questa situazione non è la prima volta che accade. Infatti un precedente simile è successo anche lo scorso anno, quando gli studenti di Scienze Biologiche avevano ricevuto il plico sbagliato, che era quello del corso di laurea in Psicologia che si svolgeva in quel preciso momento. In quel caso a partecipare al test d’ingresso erano più di 1500 studenti e i commissari avevano provveduto a ritirare immediatamente la prova nell’attesa del plico giusto su cui si doveva basare la prova. Una scelta sensata, che non ha messo i ragazzi in difficoltà.