Sanità shock: ha un tumore ad un rene, ma i medici gli asportano quello sano

Un uomo è affetto da un tumore ad un rene, ma quando si è presentato in sala operatoria per l'operazione di asportazione, i medici gli hanno incredibilmente rimosso quello sano. E non sono stati sospesi.

Sanità shock: ha un tumore ad un rene, ma i medici gli asportano quello sano

Un uomo di 56 anni è affetto da un tumore ad un rene, ed i medici avevano predisposto un’operazione di asportazione dell’organo per eliminare la massa tumorale, oramai fattasi eccessivamente invasiva. Ma una volta giunti in sala operatoria, i dottori hanno avuto una clamorosa svista ed hanno rimosso il rene sano, anziché quello da asportare.

L’incredibile vicenda di malasanità è avvenuta all’ospedale San Luca di Lucca, e la vittima è Guido Dal Porto, un imprenditore 56enne di San Ginese di Compito. La vita dell’uomo è stata costellata di sciagure negli ultimi tempi: prima l’arresto per bancarotta, poi la rimozione del rene sano invece di quello colpito dal tumore a causa di una distrazione dei medici che l’hanno operato.

Ma l’uomo non si è dato per vinto, ed ha fatto causa all’ospedale nel tentativo di far sì che i responsabili della terribile sciagura possano pagare per il danno che gli hanno arrecato. Nonostante l’assessore regionale Stefania Saccardi avesse chiesto alla Asl di sospendere i medici in questione con effetto immediato infatti, questi ultimi sono stati semplicemente mandati in ferie fino all’arrivo del verdetto.

Nel frattempo è stato già avviato l’iter per aprire un’inchiesta sull’accaduto, in seguito alla denuncia presentata da Veronica Nelli, avvocato del 56enne, che ha presentato l’esposto proprio questa mattina. L’ipotesi di reato è di lesioni colpose gravissime, ma bisogna ora attendere la decisione del procuratore capo facente funzione Giuseppe Amodeo per capire se e quando inizieranno le indagini.

Stando alla ricostruzione offerta dal San Luca, tutto sarebbe partito dalla disattenzione del radiologo Claudia Gianni: la dotteressa avrebbe infatti sbagliato a trascrivere i risultati della TAC che evidenziava il tumore invertendo il rene destro con quello sinistro; da lì l’incredibile catena di eventi che ha condotto all’esecrabile esito dell’operazione.

Veronica Nelli ha reso noto che lei ed il suo assistito non si muoveranno solamente contro i medici responsabili dal punto di vista penale, bensì si attiveranno anche in campo civile per ottenere un risarcimento qualora le colpe dei dottori venissero appurate in via definitiva.

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