Sono state arrestate 21 persone in Lombardia, all’alba del nuovo scandalo sulla Sanità che ha travolto la travagliatissima regione del Nord Italia. Stavolta fra i criminali è finito nientemeno che Fabio Rizzi, il promotore della recente riforma sanitaria in vigore nella Regione nonché braccio destro dell’attuale governatore Roberto Maroni.
Rizzi, appartenente al partito Lega Nord, è stato prelevato questa mattina dai membri del Comando provinciale dei Carabinieri di Milano, i quali l’hanno arrestato nelle prime ore del giorno presso la sua abitazione.
Le manette ai polsi dell’ex senatore leghista sono scattate nell’ambito dell’operazione “Smile”, organizzata dalle forze dell’ordine allo scopo di far luce sul torbido giro di mazzette e turbative di appalti pubblici che ha caratterizzato gli affari gravitanti attorno alle aziende ospedaliere di Monza.
I 21 arrestati sono stati accusati a vario titolo dei reati di turbata libertà degli incanti, associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e riciclaggio di denaro. Grazie al minuzioso lavoro delle indagini, i Carabinieri sono riusciti a risalire ad almeno 10 soggetti investiti di importanti funzioni pubbliche che sarebbero stati corrotti da Fabio Rizzi e soci.
Inoltre sono state registrate numerose ingerenze illecite nelle procedure di contrattazione che hanno riguardato i rapporti tra aziende sanitarie private ed il Sistema Sanitario nazionale.
Nel comunicato rilasciato dalla Procura di Monza si può leggere che i criminali hanno violato: “non solo i principi cardine di trasparenza, imparzialità, legalità, indispensabili per una buona amministrazione pubblica, ma si è determinata l’erogazione di servizi scadenti con ricadute, di natura economica e non, sia sugli enti pubblici che sui pazienti“.
In sintesi, l’ennesima truffa all’italiana architettata dai politici sfruttando enti privati ed imprenditoria per rubare soldi alle casse di Stato e Regione, e truffare i cittadini offrendo loro un servizio quanto più scadente possibile – persino in materia di sanità basilare – pur di “far la cresta” sugli appalti.