Dopo quasi dodici ore di dibattito, il Consiglio comunale di Milano ha approvato la delibera che autorizza la vendita dello storico stadio San Siro ai club Milan e Inter, accettando l’offerta da 197 milioni di euro. La votazione ha visto 24 favorevoli della maggioranza, mentre i contrari sono stati 20, senza astenuti. La decisione, favorita dall’uscita dall’Aula dei rappresentanti di Forza Italia, segna un momento storico per il calcio milanese e per la città, ponendo le basi per la realizzazione di un nuovo impianto in vista degli Europei di calcio del 2032.
La vice sindaca Anna Scavuzzo ha commentato la scelta sottolineando l’importanza di dare certezza al futuro dell’area di San Siro, mentre il sindaco Giuseppe Sala ha preferito non rilasciare dichiarazioni immediate, limitandosi a esprimere soddisfazione per l’esito della votazione. L’attuale stadio, inaugurato cento anni fa, continuerà a ospitare eventi importanti come la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina, ma a breve sarà demolito per fare spazio a una struttura più moderna e funzionale.
Il progetto per il nuovo San Siro è stato affidato agli architetti Lord Norman Foster e David Manica, e prevede la demolizione di circa il 90% dell’attuale struttura, con una porzione del secondo anello preservata per vincolo storico a partire dal 10 novembre. Il nuovo impianto sorgerà su un’area di 281.000 metri quadrati e avrà una capienza di 71.500 posti, distribuiti su due grandi anelli progettati per garantire una visibilità ottimale da ogni settore.
L’obiettivo è creare un’esperienza immersiva per tutti i tifosi, con particolare attenzione all’accessibilità e a settori a prezzi contenuti. Oltre alla struttura sportiva, il progetto prevede un ampio sviluppo urbano con hotel a quattro stelle da 350 camere ciascuno, parcheggi su 15.000 metri quadrati, uffici, negozi, ristoranti e un museo dedicato a Milan e Inter. Il museo, secondo le stime, potrebbe attrarre circa 450.000 visitatori all’anno, con un biglietto ipotizzato a 38 euro, diventando così un punto di riferimento culturale e sportivo per la città.
La vendita di San Siro e la costruzione del nuovo stadio rappresentano un passaggio cruciale nella storia di Milano e nel futuro del calcio cittadino. Il progetto non solo rinnova un simbolo sportivo di fama mondiale, ma si inserisce anche in un piano di rigenerazione urbana di ampio respiro, con infrastrutture moderne e spazi destinati a servizi e intrattenimento. La sfida ora sarà conciliare innovazione e rispetto per la memoria storica, assicurando che il nuovo San Siro possa diventare un punto di incontro per tifosi e cittadini, mantenendo viva l’identità di uno degli impianti più iconici del calcio mondiale. La realizzazione del nuovo stadio segnerà quindi un equilibrio tra tradizione e modernità, puntando a creare un luogo simbolico che continui a rappresentare Milano e il calcio internazionale nei prossimi decenni.