È durata poco la latitanza dell’assassino del 17enne Francesco Pio D’Augelli, ucciso nella serata di lunedì 18 giugno a San Severo, nel foggiano. Si è costituito infatti il giorno successivo un 15enne, sulle cui tracce erano già gli investigatori, ritenuto colpevole di aver accoltellato la vittima a pochi passi dalla sua abitazione. L’omicidio è avvenuto in via Lucera intorno alle 21:30.
Il 17enne è stato raggiunto da un fendente all’addome, e si è accasciato al suolo. Ad allertare i soccorsi sono stati parenti e amici della vittima, ma Francesco è morto prima dell’arrivo all’ospedale Masselli Mascia. Il movente dell’omicidio sarebbe la gelosia per una giovane ragazza, la fidanzatina della vittima, con la quale l’assassino si sarebbe scambiato qualche messaggio mesi fa dopo averla contattata sui social.
“Ieri sera Francesco mi ha sferrato due pugni al volto, io ho afferrato il coltello che avevo e l’ho brandito, lui si è avvicinato a me ed è rimasto ferito ad un fianco. Non volevo ucciderlo“. Questo quanto raccontato dal 15enne nel corso dell’interrogatorio, durato due ore, in presenza del suo legale. Il giovane avrebbe raccontato che lui e la vittima avevano litigato sabato, in un lido a Marina di Lesina, proprio per quei messaggi scambiati con la ragazza di Francesco.
Lunedì sera un altro incontro chiarificatore, al quale il 15enne si è presentato armato di coltello a serramanico, che avrebbe acquistato online. La discussione sarebbe poi degenerata in violenza, con Francesco che ha sferrato due pugni all’occhio e al labbro del suo assassino, ed il 15enne che ha risposto accoltellandolo al fianco. Convinto di non averlo ferito gravemente, si sarebbe poi allontanato dalla scena del crimine. Il giovane ha consegnato ai militari l’arma del delitto ed il cellulare, si è dichiarato pentito.
Gli investigatori si sono messi sulle tracce del 15enne dopo che alcuni testimoni hanno riportato il litigio violento, avvenuto sabato sera, tra la vittima ed il presunto assassino. Durante la lite, il giovane avrebbe minacciato di morte la vittima. Momenti di tensione davanti alla Questura di Foggia, dove il padre e i familiari del 15enne hanno inveito contro i membri della stampa, che attendevano aggiornamenti sulle indagini.