San Camillo di Roma: morto in un incidente il primario di Neurochirurgia Agazio Menniti

Agazio Menniti, primario di Neurochirurgia del San Camillo, è morto per un incidente stradale, mentre stava rientrando a casa dopo il suo turno di lavoro.

San Camillo di Roma: morto in un incidente il primario di Neurochirurgia Agazio Menniti

Agazio Menniti, 46anni, primario di Neurochirurgia dell’ospedale San Camillo di Roma, è morto giovedì scorso, 29 aprile, per un incidente stradale sul Grande Raccordo Anulare. Poco prima del tragico decesso, aveva effettuato un intervento su un paziente colpito da emorragia cerebrale, salvandogli la vita.

Salito a bordo del suo scooter, terminato il suo turno di lavoro, stava tornando a casa dalla sua famiglia, dalla moglie e dai suoi due figli, ma l’impatto al suolo gli è stato fatale ed ora tutto l’ospedale è in lutto per questa improvvisa perdita di un uomo molto stimato sotto il profilo professionale e umano.

L’incidente

Agazio era in sella al suo scooter quando un’auto lo ha travolto nel tratto compreso tra le uscite Boccea e Casal del Marmo. Dopo l’impatto, il medico, che in precedenza, tra i suoi tanti pazienti, si è occupato di Manuel Bortuzzo, atleta 20enne colpito da un proiettile che lo ha raggiunto alla schiena, facendolo finire su una sedia a rotelle, è caduto sull’asfalto, travolto da un’altro veicolo.

I veicoli coinvolti nello scontro sono stati posti tutti sotto sequestro, mentre l’esatta dinamica dell’accaduto è, in questi giorni, al vaglio degli agenti della polizia. Tantissimi i messaggi di cordoglio da parte di chi lo conosceva e lo ricorda come un professionista attento, molto stimato, appassionato del suo lavoro. La direttrice sanitaria del San Camillo, Francesca Milito, in un post sulla pagina Facebook ufficiale dell’ospedale, lo descrive come una persona dai grandi valori umani, come uno stimato professionista, apprezzato da tutti, stringendosi alla famiglia del medico scomparso e condividendone il dolore.

L’ex primario del reparto di Neurochirurgia Alberto Delitala, racconta che quel maledetto giorno, Agazio era andato via dall’ospedale soddisfatto, dopo una delle tante giornate trascorse al tavolo operatorio, contento di aver salvato un’altra vita, mentre Francesco Musumeci, direttore del dipartimento di Chirurgia Vascolare, parla di “perdita insostituibile sul piano lavorativo e umano”.

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