Saman Abbas, parla il fidanzato Saqib: "Dovevamo sposarci, lei era la mia vita"

Un amore da favola quello tra Saman e Saqib che, nel corso della trasmissione Chi l'ha visto? ha descritto i motivi che lo hanno spinto a rivolgersi alle forze dell'ordine e i suoi progetti con la giovane pakistana scomparsa.

Saman Abbas, parla il fidanzato Saqib: "Dovevamo sposarci, lei era la mia vita"

Saman Abbas e Saqib si amavano molto, nonostante la loro giovane età e avevano deciso di sposarsi, per poter vivere tranquillamente, alla luce del sole, la loro storia.

Ma quel matrimonio che tanto fantasticavano non è mai arrivato perchè Saman, 18enne pakistana, è sparita nel nulla, uccisa, secondo gli inquirenti, dalla sua stessa famiglia per aver rifiutato un matrimonio combinato con un cugino del Pakistan.

Il fidanzato si rivolge alle forze dell’ordine

Lo scorso 30 aprile, proprio la sera in cui Saman è scomparsa, la ragazza ha inviato gli ultimi messaggi al fidanzato tra cui uno davvero preoccupante: “Se non mi senti per 2 o 3 giorni, vai dai carabinieri”. Saqib, rispettando la richiesta della ragazza di cui era follemente innamorato, si è così rivolto alle forze dell’ordine. 

L’anello nel giorno del primo incontro

Ieri sera, durante la puntata di “Chi l’ha visto?” Saqib ha mostrato fieramente il pegno d’amore, l’anello che la sua Saman gli ha regalato la prima volta in cui è andato a Bologna,ovvero nel loro primo incontro. I due si erano conosciuti su Tik Tok nell’agosto 2020 ma quei 200 km di distanza non li preoccupavano. Dopo aver parlato a lungo sui social e poi via cellulare, hanno deciso di vedersi e da lì è sbocciato il loro amore; un amore contro tutti, un amore puro. 

Saman tenta il suicidio per non sposare il cugino pakistano

Saman è arrivata dal Pakistan ancora minorenne.Lei non vuole sposare il cugino pakistano al punto da tentare il suicidio, ingoiando delle pillole e vomitando sangue. Per fortuna ci hanno pensato i medici dell’ospedale in cui è stata portata a salvarle la vita. La ragazza tenta, allora, di fuggire in Belgio, ma viene ancora una volta riportata a casa.

Questo fino a quando conosce Saqib, che dice: “Io e lei eravamo troppo innamorati. Lei era la mia vita”, tanto da progettare il matrimonio, tanto che il giovane aveva già comprato l’abito per la cerimonia. Saman denuncia la famiglia che vuole farle contrarre un matrimonio combinato e finisce in comunità ma il suo desiderio è quello di raggiungere il suo amore.

Così il 20 aprile torna dalla famiglia per ricevere i documenti che le hanno sottratto, necessari per il matrimonio. Qualche giorno prima di morire, scrive al fidanzato: “Ho sentito con le mie orecchie, mio zio materno, lui ha mandato un Whatsapp a mia mamma in cui dice uccidiamola, questa può fare cose strane un’altra volta e può scappare”. La sera della sua morte, viene aggredita da un cugino con uno schiaffo che la ragazza fotografa e invia puntualmente al suo fidanzato. A quel punto chiede ai genitori i documenti e dice di voler andar via. Da allora di lei non si sa più nulla. 

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