È arrivata in queste ore la sentenza del processo Ruby bis per il quale aspettavano il verdetto Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti.
La Corte d’appello di Milano ha ridotto le pene inflitte in primo grado ad Emilio Fede, per cui è stata disposta una condanna a quattro anni e 10 mesi, e a Nicole Minetti, per cui la condanna parla di 3 anni di reclusione. Lele mora, invece, è stato condannato a sei anni di reclusione dal momento che gli è stata riconosciuta la continuazione con la pena a quattro anni e tre mesi già patteggiata in un altro processo sostenuto da Mora per bancarotta. Il totale è di sei anni ed un mese di reclusione.
Fede, Minetti e Mora erano accusati a vario titolo di induzione e favoreggiamento alla prostituzione, anche di prostituzione minorile. Nei mesi scorsi, invece, Silvio Berlusconi è stato assolto in quanto il fatto non sussisteva secondo i giudici, che hanno emesso la sentenza che lo interessava.
Lele Mora era presente in aula al momento della lettura del verdetto, mentre per le altre parti civili c’era Imane Fadil. Non presenti anche Chiara Danese ed Ambra Battilana. “Sono soddisfatto della sentenza. Sono emozionato, perché se fossi finito in carcere di nuovo il mio fisico non avrebbe potuto reggere” ha commentato Lele Mora subito dopo la lettura della condanna. “Ho già pagato perché sono finito in carcere in isolamento per 14 mesi, trattato peggio di un terrorista. Non mi pento di quello che ho fatto perché se uno si pente non è un uomo” ha concluso Lele Mora.
Una sentenza importante quindi per tutti gli imputati viste le riduzioni di pena rispetto al primo grado dove le condanne erano state ben più pesanti. Lele Mora ed Emilio Fede, infatti, erano stati condannati a 7 anni di reclusione e l’ex consigliera regionale Minetti a 5 anni.