Sono sempre di più le mamme che, forse perché vivono situazioni al limite e difficili da mandare avanti, crollano e in preda alla disperazione, decidono di compiere dei gesti terribili mettendo la propria vita a rischio. Una storia shock giunge dal Veneto dove una mamma di due bambini di professione infermiera decide di togliersi la vita dandosi fuoco lanciandosi addosso del liquido infiammabile. Cerchiamo di fare ordine e capire cosa sia successo.
Il fatto che stiamo per raccontare ha avuto luogo a Rovigo nella giornata odierna all’alba, per la precisione, intorno alle 5.50. La donna, un’infermiera e mamma di due bambini, secondo le prime indiscrezioni, si sarebbe chiusa in bagno e data fuoco. In base a quanto affermano gli inquirenti, si tratterebbe di suicidio.
Inizialmente, era ricoverata all’ospedale di Rovigo, ma a seguito della gravità delle ustioni che hanno colpito l’80% del suo corpo, ora si trova al nosocomio di Verona nel reparto Centro Ustioni. Al momento, le notizie sono poco chiare e non si sa come mai la donna abbia deciso di compiere questo gesto folle.
L’unica cosa certa è che, in base alle ultime informazioni fornite, la donna vive in un quartiere residenziale a Rovigo, ha 48 anni ed è infermiera, oltre a essere mamma di due figli: un bambino molto piccolo di 6 anni e l’altro un po’ più grande di anni 16. In base a una prima ricostruzione dei fatti, la donna si sarebbe chiusa a chiave in bagno, dandosi fuoco con del liquido infiammabile.
La famiglia è molto ben vista nella zona e nessuno avrebbe mai sospettato un simile gesto. L’allarme è stato dato dal marito e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, Volanti Upgsp Squadra Mobile e Scientifica in modo da capire cosa fosse successo e trasferirla immediatamente in ospedale dove è in questo momento.