Gli abusi tra le mura domestiche sono, ormai, all’ordine del giorno. Si sa che molto spesso gli orchi hanno il volto di un padre o di un parente stretto o la ferocia di madri assassine o accondiscendenti.
Ma la storia che sto per raccontarvi è davvero orribile, lasciando gli italiani indignati. Come può una madre sapere chi ha abusato sua figlia e restare in silenzio? Accade anche questo, purtroppo.
Gli abusi non denunciati
Il caso, riportato su La Repubblica, è davvero agghiacciante e sono in corso le indagini degli agenti del distretto Ponte Milvio per ricostruire lo scenario orrribile in cui sono avvenuti i fatti e la posizione delle due persone coinvolte in questa orribile storia. Uno zio avrebbe abusato della nipotina; una bimba di soli 13 anni. La madre della piccola, sorella del presunto stupratore, pur sapendo quanto da lui commesso, per non compromettere i rapporti familiari, avrebbe preferito non sporgere denuncia.
Il dramma si sarebbe consumato nell’estate dell’anno scorso, quando la 13enne ha trascorso del tempo da sola con lo zio di cui si fidava ciecamente. Approfittando della situazionee del rapporto di parentela stretto, l’uomo avrebbe tentato di avere un approccio fisico con lei, toccandole le gambe più volte, sino a palpeggiarla nelle parti intime. La minorenne ha trovato la forza di chiedere aiuto alla sua famiglia che ha sempre non dato peso alle sue parole, credendo che stesse dicendo cose assolutamente infondate. Durante una seduta dalla psicoterapeuta, la 13enne si è sentita finalmente compresa, esternando tutto quello che, da tempo, si portava dietro; tutto l’orrore di un vortice di omertà e crudeltà, dalla quale non poteva risollevarsi senza essere realmente compresa.
Ascoltando il suo drammatico racconto, la professionista ha immediatamente richiesto l’intervento della polizia che ha convocato in commissariato la madre della vittima. Quest’ultima ha ammesso di essere a conoscenza di quello che era successo alla figlia ma di non aver sporto denuncia per non compromettere i rapporti familiari. Una storia davvero assurda, che rasenta la follia, attorno alla quale sarà necessario fare chiarezza per comprendere le dinamiche, le responsabilità e le pene da comminare a chi, fisicamente o con il suo silenzio, ha consentito che l’aguzzino potesse commettere simili abusi ai danni della nipotina, agendo indisturbato. Storie come queste sono all’ordine del giorno. Capiamo bene quanto questa sia una piaga logorante della nostra società.