Roma, uova e insulti contro un ragazzo autistico: i bulli chiedono scusa

Uova e insulti contro un ragazzo autistico per poi chiedere scusa e promettere di trascorrere del tempo con lui. A raccontare questa triste storia la madre della vittima.

Roma, uova e insulti contro un ragazzo autistico: i bulli chiedono scusa

Una storia terribile quella che sto per raccontarvi e che è uscita allo scoperto grazie alla denuncia e alla caparbietà di una madre… una storia che, proprio grazie a questa donna, ha avuto un epilogo migliore rispetto all’inizio della vicenda ma che comunque ci impone di riflettere su una piaga, quella del bullismo, davvero troppo radicata nel nostro territorio.

La sera del 2 giugno, un gruppo di bulli ha aggredito un giovane gravemente autistico, per poi andarsi a scusare (con la speranza di un pentimento reale, aggiungerei) con la madre del ragazzo, promettendole che avrebbero trascorso del tempo con il figlio che si chiama Matteo.

Il racconto della madre del ragazzo autistico

Sui social, la mamma di Matteo si è sfogata e ha voluto raccontare quanto accaduto il 2 giugno sera, mentre, come di consueto, stava passeggiando con suo figlio. Una Seicento grigia, con 3-4 ragazzi incappucciati all’interno, ha girato rapidamente con un’inversione a U, prima passando ad alta velocità, ridendo e sghignazzando, poi effettuando una nuova inversione, passando davanti a lei e a Matteo e tirando con rabbia contro di lui un uovo

Per fortuna la mamma, che si è frapposta, facendo da scudo e proteggendo il figlio, gli ha schivato il colpo ma è stata colpita in pieno dall’uovo scagliato con forza. Ma non è tutto. Non ancora contenti, dopo l’ennesima inversione a U, sono ripassati davanti alle loro due vittime, insultando Matteo con “A obesooo!“.

L’episodio ha causato una forte indignazione nella zona e in tutta Roma. Matteo, dice la mamma, quella sera non è riuscito a dormire e chissà quando riuscirà a convincerlo ad uscire un’altra volta da casa. Il minisindaco del VI Municipio Roberto Romanella ha dichiarato: “Dovremmo proteggere quelle persone invece 3 o 4 teste vuote sanno solo far branco per attaccarle”, chiedendosi dove sia finita l’umanità. Forse per il clamore mediatico suscitato dalla notizia, i ragazzi a bordo della Seicento grigia si sono recati a casa di Matteo per chiedere scusa e mettersi a disposizione, promettendo di dedicare al giovane autistico un po del loro tempo. 

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