Roma, uccide a calci un cucciolo di labrador dopo la lite con i proprietari

L'assurdo episodio si è verificato a Roma, precisamente in zona Saxa Rubra, nella giornata di venerdì 11 giugno. Solo in queste ore è stata diffusa la notizia dai media nazionali. L'autore del gesto è stato salvato dal linciaggio dai poliziotti.

Roma, uccide a calci un cucciolo di labrador dopo la lite con i proprietari

Prima l’accesa discussione con i proprietari di un cagnolino, un cucciolo di labrador, poi la violenza cieca contro l’animale. Per questo un cittadino romeno è finito nei guai a Roma nella giornata di venerdì 11 giugno. Secondo quanto riferiscono i media nazionali, il soggetto, un 55enne senza fissa dimora, ha cominciato a litigare in strada con due persone, che avevano al seguito il cucciolo di labrador di due mesi. Un dolcissimo cagnolino che però di lì a pochi minuti è stato però ucciso. L’alterco si sarebbe verificato per futili motivi. 

Ad un tratto il soggetto ha cominciato a sferrare dei violenti calci contro il cagnolino. Calci molto potenti, che hanno provocato dei danni agli organi interni dell’animale, il quale è morto quasi subito. Alcuni passanti hanno assistito alla scena, tentando di far mollare la presa all’uomo e cercando di salvare il povero cucciolo. Ma non vi è stato niente da fare: le ferite inferte al cagnolino erano molto gravi. Sul posto sono giunti gli agenti della Sezione Volanti di Roma e il medico veterinario. 

Il tentativo di linciaggio

Alcune persone hanno provato a linciare l’autore del macabro gesto, ma tempestivo è stato l’intervento degli uomini della Polizia di Stato, che hanno impedito che la situazione degenerasse. Si sono vissuti momenti di tensione mentre l’uomo veniva portato in commissariato per poter essere identificato. 

Dopo le formalità di rito il 55enne è stato denunciato ai sensi dell’articolo 544 bis del Codice penale per il reato di uccisione di animali. L’accaduto ha provocato sdegno tra le associazioni di animalisti, che adesso chiedono pene più severe per chi si macchia di tali reati. Sulla vicenda l’organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) si è costituita parte civile e presenterà denuncia querela.

“C’è un potere superiore insito nella sacralità di ogni vita al quale nessuno si può sottrarre. Neanche l’assassino di questo cucciolo indifeso. I reati contro gli animali si registrano quotidianamente ed è tempo di inasprire le pene per chi si macchia di azioni tanto orribili” – così ha dichiarato Walter Caporale, presidente degli Animalisti Italiani. Presso la Commissione Giustizia del Senato sarebbe in discussione un disegno di legge per rafforzare la tutela giuridica degli animali sotto svariati profili. 

 

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