Attimi di paura si sono vissuti nella tarda mattinata nel quartiere Bravetta, a Roma, dove un SUV ha improvvisamente preso fuoco durante il rifornimento di carburante presso una stazione di servizio in via della Consolata. Le fiamme si sono propagate rapidamente, culminando in una esplosione. Il conducente del veicolo, rimasto intrappolato all’interno, è stato estratto vivo ma in condizioni gravissime.
Secondo le prime ricostruzioni, il rogo è divampato mentre l’auto era ferma alla pompa per fare carburante. Per motivi ancora da accertare, il SUV ha preso fuoco, probabilmente a causa di una fuoriuscita di carburante o di un guasto tecnico. Le fiamme si sono propagate con estrema rapidità, generando un boato che ha danneggiato gravemente la carrozzeria del veicolo, e mandato in frantumi i vetri dei finestrini. Il boato è stato avvertito in tutto il quartiere, generando panico tra i residenti e i passanti.
Determinante è stato il tempestivo intervento degli addetti della stazione di servizio, che hanno cercato di contenere le fiamme con gli estintori in dotazione. Poco dopo, una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento La Pisana, che si trovava casualmente nei paraggi, è intervenuta con prontezza, riuscendo a spegnere l’incendio e a estrarre il conducente dall’abitacolo in fiamme. La vittima è un uomo di cui non sono state ancora rese note le generalità.
Sul posto sono giunti immediatamente anche la polizia di Stato e i sanitari del 118. L’uomo è stato soccorso, stabilizzato sul posto e trasportato d’urgenza in ospedale, dove è attualmente ricoverato in condizioni gravi, con ustioni estese su gran parte del corpo. Il suo quadro clinico è critico, ma resta in vita grazie alla rapidità dell’intervento dei soccorritori.
Le cause dell’incendio non sono ancora chiare e sono oggetto di indagine da parte delle autorità competenti. La polizia ha avviato gli accertamenti tecnici, esaminando sia l’impianto di rifornimento della stazione che il veicolo coinvolto. Non si esclude alcuna ipotesi: da un malfunzionamento meccanico a un errore umano, fino alla possibilità di un corto circuito o una scintilla accidentale.