Tragedia a Roma: un giovane di trent’anni si è suicidato lanciandosi dalla sommità di una gru, dopo essere penetrato all’interno di un cantiere edile eludendo con facilità i controlli della sicurezza. Il suicida aveva deciso di farla finita, per motivazioni ancora ignote, e per questo ha deciso di mettere fine alla propria vita scegliendo come teatro del suicidio proprio un cantiere localizzato in corrispondenza di via della Farnesina. Il giovane, che ha raggiunto in bicicletta il luogo prescelto per il proprio suicidio, è risultato essere italiano e di origini romane.
I vigili del fuoco che sono intervenuti sulla scena della tragedia, allertati dal personale del cantiere, hanno recuperato il cadavere del 30enne suicida dalle fondamenta dell’edificio che figura essere tuttora in fase di realizzazione presso il suddetto cantiere; il ragazzo infatti, dopo essersi arrampicato in cima alla gru, si è tuffato nel vuoto facendo un volo di circa una quarantina di metri, finendo poi in una buca. La polizia ha aperto un’indagine sul suicidio, ma al momento non è stato reso noto alcun particolare ulteriore da parte degli inquirenti.
Si tratta del secondo caso di suicidio negli ultimi due giorni. Ieri pomeriggio infatti, un giovane di 19 anni si è suicidato a Napoli, dopo aver annunciato le proprie intenzioni su Facebook, facendosi travolgere da un treno. La vicenda è accaduta a Somma Vesuviana: il ragazzo aveva scritto sul social network qualche giorno fa: “Non cercatemi più, non ci sono per nessuno più […] ho voluto bene a tutti, il mio turno è arrivato”, per poi concretizzare i propri propositi da suicida.
Il macchinista aveva provato a frenare quando si è visto il giovane spuntare improvvisamente dal nulla, arrestandosi proprio sui binari, ma non ha potuto fare nulla per frenare il treno oramai lanciato in direzione della stazione di Mercato Vecchio. L’uomo è stato poi soccorso mentre versava in evidente stato di shock.