Il Foro Romano è un’area archeologica di Roma racchiusa tra il Palatino, il Campidoglio, Via dei Fori Imperiali e il Colosseo. Era il punto di riferimento per i cittadini dell’antica Roma che qui s’incontravano per osservare o partecipare a eventi politici ed amministrativi della comunità.
Un anno fa, in questo punto, partirono gli scavi che avrebbero consentito di avallare gli studi di Giacomo Boni. Quest’ultimo è stato un archeologo che nel ‘900 ipotizzò la presenza di un “heroon” dedicato al fondatore della città di Roma.
Heroon sta, infatti, a significare “tomba dell’eroe“. Dopo oltre un anno di studi ed indagini archeologiche basate sugli studi di Giacomo Boni, è emerso un ambiente scavato nella roccia del Colle Campidoglio, sotto la scalinata di accesso alla Curia realizzata da Alfonso Bartoli. Al suo interno, è stato rinvenuto un sarcofago lungo 1,40 metri. Questa scoperta dovrebbe risalire al VI secolo a.C
Il sarcofago ritrovato è in tufo, roccia magmatica spesso utilizzata dai romani nelle costruzioni di edifici. Questo sarcofago dovrebbe appartenere al leggendario re di Roma, Romolo. Il luogo del ritrovamento, infatti, avvalla quest’ipotesi, dato che si trova lungo l’asse del Lapis Niger. Il Lapis Niger è un sito archeologico anticamente ricoperto da lastre di marmo nero. Il marmo era inciso con maledizioni per scoraggiare possibili violatori, ed è legato alla legenda della morte di Romolo.
Il sindaco Virginia Raggi ha espresso il suo orgoglio attraverso i social network: “Roma ci meraviglia con i suoi tesori. All’interno del Foro Romano una nuova emozionante scoperta archeologica: un ambiente ipogeo con un sarcofago in tufo del VI secolo a.C. Grazie al team di studiosi che ha condotto le ricerche”.
Ora spetta al direttore del parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, valorizzare questa scoperta. La stessa, il prossimo 21 Febbraio, presenterà la scoperta alla stampa e, nel corso della medesima occasione, comunicherà ulteriori informazioni riguardanti la scoperta del sarcofago.