Roma, razzismo in metro: rom picchiata dopo un tentato furto. Giornalista insultata per averla difesa

Un episodio di razzismo nella metro di Roma ha visto protagonista una rom che è stata piccihata mentre stava rubando. La cronista Giorgia Rombolà è stata insultata per essere intervenuta in sua difesa.

Roma, razzismo in metro: rom picchiata dopo un tentato furto. Giornalista insultata per averla difesa

La notizia della rom picchiata nella metro a Roma risuona come un grido di violenza e razzismo in un mondo che lotta per la pace e l’integrazione. A raccontare l’episodio è la cronista di di Rai News24 Giorgia Rombolà, che è stata suo malgrado spettatrice di una scena allucinante.

La donna denuncia il fatto dalla sua pagina Facebook, in cui racconta di essersi trovata ad assistere ad un’aggressione avvenuta nella stazione della metropolitana nella Capitale mercoledì 5 dicembre. Una ragazza rom, mentre tentava di rubare un portafogli, è stata acciuffata e picchiata, mentre la bambina che era con lei piangeva a dirotto ed era anche caduta a terra.

Nonostante la presenza dei vigilantes che erano accorsi per fermare l’aggressione, un uomo alto e robusto continuava a picchiare la rom in testa con una violenza inaudita. La giornalista non era riuscita a trattenersi di fronte a quell’attacco, ed era intervenuta per fermare quell’uomo che sembrava volesse uccidere la rom.

La bambina, sconvolta da quello che stava accadendo, piangeva ininterrottamente e la Rombolà, furiosa per quell’ingiustizia, cominciò ad urlare e, con tutta la sua forza, gridò all’uomo di mettere fine a quella violenza, senza curarsi delle conseguenze.

Una volta salita in treno, però, la Rombolà è stata aggredita dai passeggeri che non hanno apprezzato il suo intervento in difesa della giovane rom. Anzi, erano d’accordo sul fatto che l’uomo l’avesse picchiata, perché se lo meritava. Un atteggiamento che ha letteralmente sconvolto la cronista, ferita dall’indignazione dei passeggeri e sbalordita dalla poca umanità che avevano mostrato nei confronti di quella ragazza e della bambina.

Nel suo lungo post su Facebook, Giorgia Rombolà esprime il suo dolore e la sua angoscia e racconta di aver pianto per quanto accaduto, ma soprattutto confessa di aver sentito quell’ondata di violenza e di razzismo sulla propria pelle, perché sul suo post si sono sono riversati anche insulti e parole di forte esasperazione. Per questo ha deciso di chiudere il suo profilo.

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