Lesioni gravissime, volontarie e permanenti: questi tre aggettivi riassumono la drammaticità di questa vicenda.
Il protagonista è Valentino T. un impiegato trentenne di Roma che dal 2006 sa di essere sieropositivo; nel corso di questi anni il ragazzo ha avuto diverse relazioni, e nonostante fosse consapevole che il virus dell’Hiv si trasmette per via sessuale non ha mai usato protezioni con le sue partner, tenendole oltretutto all’oscuro della sua malattia.
Ancora non è chiaro se il ragazzo abbia agito così per leggerezza o con la reale volontà di contagiare ma fatto sta che ben sei ragazze sono così state infettate dal virus. Una di loro otto mesi fa ha scoperto di essere sieropositiva ed avendo dei sospetti ha sporto denuncia. Così sono cominciate le indagini condotte dalla sezione di polizia giudiziaria del tribunale diretta da Anna Galdieri.
Valentino T. è stato subito interrogato dagli inquirenti, ha dapprima negato di essere a conoscenza della sua sieropositività ma dinanzi alle prove schiaccianti dei poliziotti ha dovuto confessare.
Infatti gli investigatori sono risaliti al test per l’ Hiv che il ragazzo ha fatto nell’anno 2006, e del cui risultato positivo era ben cosciente. Si sono messi sulle tracce di tutte le ex fidanzate ed amanti occasionali del giovane impiegato informandole della pericolosa eventualità che avessero contratto anche loro l’Hiv.
Purtroppo cinque ragazze, oltre alla donna che ha sporto denuncia, sono risultate positive e si pensa che le persone coinvolte dal contagio siano molte di più in quanto bisogna tener conto delle ragazze che ancora non sono state rintracciate e dei partner che le ragazze hanno successivamente avuto.
Per queste ragioni il pubblico ministero Francesco Scavo ha accusato Valentino T. di lesioni gravissime, volontarie e permanenti ed il giudice per le indagini preliminari Alessandro Arturi ha disposto l’incarcerazione del trentenne, avvenuta il 24 novembre scorso.