I finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sgominato una banda che era specializzata ad accedere abusivamente al sistema informatico di Gtech S.p.a. La banda, composta da 11 persone, 10 italiani e un rumeno, era in grado di immettere nel sistema dati di vincite false, che in realtà non erano mai avvenute.
Quattro persone che facevano parte della banda sono finite in carcere per aver picchiato un loro complice e sono stati tratti in arresto anche gli organizzatori di questa incredibile truffa, Giorgio e Stefano Morroni, due fratelli romani di 43 e 47 anni. Ad accedere al sistema era proprio Stefano che, secondo le fiamme gialle, era l’addetto in grado di operare la truffa in quanto l’uomo lavorava come consulente informatico esterno della società stessa. In pratica Stefano Morroni era uno dei concessionari che avevano l’incarico di gestire i giochi pubblici con vincite in denaro del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
L’uomo dunque poteva accedere liberamente al sistema informativo e poteva inserire dati falsi dei beneficiari di vincite che invece non c’erano mai state. Il denaro veniva confluito su conti correnti di persone d’accordo con i Morroni che Giorgio si incaricava di trovare, e a cui corrispondeva una percentuale del 20% circa. Per fortuna le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma sono riuscite non solo ad individuare la truffa ma anche a recuperare il denaro, circa 800 mila euro tra conti correnti, ed immobili ed esercizi commerciali.
A presentare denuncia era stata la stessa Gtech lo scorso marzo: in quell’occasione un dipendente che stava verificando la convalida delle vincite si era accorto che sul data base era presente una validazione fatta in precedenza di un importo abbastanza considerevole, ben 500.000 euro, e che stranamente era stata inserita tramite un ID che non portava a nessun operatore abilitato che lavorava all’interno della società.
Ad essere accusati del pestaggio del riciclatore sono stati anche Angelo Franchi e Alessandro D’Alessandro, che insieme ai fratelli Morroni dovranno rispondere di lesioni ed estorsione. Un riciclaggio di denaro scoperto appena in tempo grazie alla tempestività delle indagini condotte dalla procura.