Roma, professoressa licenziata perché transessuale: lo sfogo di Giovanna Cristina

Licenziata a sole due settimane dall'inizio del servizio, la professoressa Giovanna Cristina Vivinetto si sfoga su Facebook: "il vero motivo forse è perchè sono transessuale".

Roma, professoressa licenziata perché transessuale: lo sfogo di Giovanna Cristina

Dopo cinque anni di studi letterari, vincitrice del “Premio Viareggio” e soli 25 anni che testimoniano la passione per la letterattura, la professoressa Giovanna Cristina Vivinetto era stata assunta da una scuola privata di Roma, come docente di letteratura al triennio linguistico ma, a sole due settimane dall’inizio del servizio, si è vista licenziata per motivi considerati “confusi e poco credibili“.

A raccontare quanto accaduto è stata proprio Giovanna Cristina tramite uno sfogo sul proprio profilo Facebook, dove ha voluto condividere i suoi pensieri e le sue paure. Quello che afferma la professoressa, infatti, è che dietro a questo licenziamento improvviso e poco chiaro ci sia una motivazione ben più triste ed ingiusta, ovvero l’essere una donna transessuale.

La storia di Giovanna Cristina Vivinetto

La professoressa Vivinetto è stata assunta con un contratto a progetto che iniziava il 23 settembre e scadeva l’8 di giugno, ma fin da subito la ragazza afferma che la preside della scuola era contraria al suo arrivo, strettamente voluto invece dalla proprietaria dell’istituto paritario. La settimana prima del suo licenziamento, la 25enne si è trovata costretta a prendersi tre giorni di malattia a causa di una forte tonsillite batterica che l’ha costretta a letto con febbre a 39° e, proprio in questi tre giorni, sembrerebbe che i genitori dei suoi alunni si siano recati dalla preside per lamentarsi di lei come insegnante.

Le motivazioni che hanno portato al suo licenziamento, che a detta dalla preside sono le lamentele elencate dagli stessi genitori, sono: la mancata capacità nello spiegare, definito troppo veloce e allo stesso tempo confuso ed insicuro, tanto da non comprendere dove la professoressa voglia andare a parare; il non riuscire a farsi rispettare dai ragazzi; l’essere troppo indietro con il programma; l’essere troppo poco coinvolgente e il non avere la tempra adatta per insegnare, poiché la sua mentalità è troppo da “scrittore e letterato”, ovvero da artista, il che la porta a spiegazioni troppo distaccate dalla realtà.

Giovanna Cristina ha provato anche a fare presente i moli complimenti che i suoi alunni le hanno fatto in questo poco tempo trascorso insieme, per dimostrare che queste critiche forse nascondono una verità ben diversa. La 25enne infatti, racconta di aver instaurato un rapporto molto bello con i ragazzi, tanto che alcuni di loro hanno avuto il coraggio di aprirsi con lei per parlare di episodi di bullismo subiti, o consegnandole dei libri con poesie scritte a mano. “I ragazzi sono infami“, le avrebbero risposto, “non devi mai credergli”.

Di fronte a queste motivazioni e situazioni poco chiare, la 25enne ha paura che ad aver convinto la preside a licenziarla in modo tanto improvviso sia stato in verità il suo essere una donna transessuale, seppur Giovanna Cristina non voglia crederci per davvero poiché sarebbe qualcosa di triste ed ingiusto. Nel frattempo però, il web ha voluto lasciare commenti positivi e di sostegno sotto al post della professoressa.

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