La tomba di Alfredino Rampi, il bambino di sei anni che perse la vita nell’incidente di Vermicino nonostante i tre giorni di tentativi di salvataggio, è stata profanata da ignoti che l’hanno imbrattata con undici svastiche. Attualmente sulla vicenda stanno indagando i carabinieri di San Lorenzo di Roma, ove analizzano con meticolosità le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.
In una nota l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ha mostrato il suo sdegno per la brutta vicenda capitata alla tomba di Alfredino, ubicata nel Cimitero Monumentale del Verano: “Voglio esprime la più ferma condanna alla vile profanazione della lapide di Alfredino Rampi. Una notizia che mai avremmo voluto leggere e che indigna profondamente. Mi auguro che al più presto i colpevoli vengano individuati dalle forze dell’ordine“.
Gli fa eco immediatamente il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti con un piccolo messaggio pubblicato su Twitter: “Un colpo al cuore la profanazione della tomba di Alfredino Rampi. Gli autori di questo scempio devono vergognarsi e spero vengano individuati presto“.
Il “Centro Alfredo Rampi Onlus” ha mostrato il suo sdegno dinanzi al gesto vile da parte di ignoti, sottolineando come siano vicini a Franca e Nando Rampi, feriti ancora una volta nella loro intimità dalla insensatezza e dalla immaturità di questo gesto. Rivelano comunque di voler restare dalla parte di chi denuncia con fermezza questo tipo di barbarie, sperando sul fatto che il paese possa diventare più sicuro e sereno, a misura di bambino.
Intanto, come riportato dal sito di Sky” il comune avrebbe già iniziato i lavori per restaurare la tomba: “Il Comune di Roma sta provvedendo a ripulire e restaurare la lapide di Alfredino Rampi che è stata vandalizzata nei giorni scorsi. Ieri sera (serata del 29 maggio n.d.r), secondo quanto si apprende, l’assessorato all’ambiente del Comune di Roma ha contattato la famiglia Rampi per avere l’autorizzazione a togliere la lapide e procedere al restauro”.