L’ennesimo caso di violenza familiare si è registrato nelle scorse ore alle porte di Roma, a Genzano, dove un ragazzo di 25 anni ha picchiato violentemente la figlia di 2 anni della compagna. Insieme da un paio di mesi, al momento del dramma Federico Zeoli era a casa da solo con i figli della donna, quando la più piccola – di 22 mesi – ha iniziato a piangere facendo innervosire l’uomo.
Mentre la notizia fa ancora il giro del paese, arrivano le prime dichiarazioni della donna che, nonostante affermi sia giusto che il compagno si trovi in carcere, continua a volergli rimanere accanto. Secondo quanto affermato dalla madre della vittima, infatti, Zeoli soffre di problemi mentali e, per questo, ha bisogno di essere aiutato e non abbandonato.
Le parole della madre della bambina picchiata
Federico Zeoli, 24enne originario di Campobasso, ha inizialmente mentito alla compagna riguardo lo stato di salute della figlia. “È svenuta“, avrebbe detto Zeoli alla madre della bambina di soli 2 anni che ha perso i sensi dopo essere stata picchiata violentemente dall’uomo, e questa stessa giustificazione è stata poi ripetuta dalla donna ai medici dell’ospedale che l’hanno presa in cura. Sul corpo della piccola sono stati riscontrati però lividi, contusioni, ed anche alcuni morsi, che hanno fatto sì che i medici scoprissero la verità riguardo all’accaduto.
Ci sono volute poche ore prima che i militari capissero che si trattava di un caso di violenza domestica, facendo scattare le manette ai polsi del 25enne che ha confessato l’aggressione commessa. Secondo quanto è stato scoperto sul corpo della piccola, sembrerebbe anche che non fosse stata la prima volta che Zeoli alzava le mani sulla figlia della compagna, nonostante le parole della donna siano completamente differenti dalle prove trovate.
La madre della bambina, infatti, ha affermato di non voler abbandonare il compagno: “lui è tutta la mia vita“. Nonostante abbia detto che sia giusto si trovi in carcere per quanto fatto, ha spiegato ai giornalisti che il Zeoli soffre di schizofrenia e, per questo, ha bisogno di aiuto e non di essere abbandonato. Ancora in gravi condizioni la piccola, che permane in pericolo di vita.