Roma, Piazza San Pietro: attivista nuda cerca di rapire il bambinello del presepe perché "Dio è donna"

Nel giorno di Natale, a Piazza San Pietro, nel centro di Roma, un'attivista del gruppo Femen, in topless, ha tentato di rapire la statua del bambin Gesù con la motivazione che "Dio è donna". La ragazza è stata fermata, ed una complice denunciata a piede libero

Roma, Piazza San Pietro: attivista nuda cerca di rapire il bambinello del presepe perché "Dio è donna"

In occasione del Santo Natale, gli occhi di tutto il mondo si sono diretti a Piazza San Pietro (Roma), ove è allestito uno splendido presepe, a dimensione umana, che ben rappresenta la natività del Cristo fattosi uomo. In mezzo ai tanti turisti accorsi per ammirare l’opera, vi era – però – anche un’attivista che, in ragione del suo gesto irriguardevole nei riguardi dell’allestimento, è stata arrestata dalle forze dell’ordine.

L’episodio in questione è avvenuto al centro di Piazza San Pietro, nel cuore pulsante dello Stato Vaticano, proprio un paio d’ore prima che il Santo Padre salutasse i 50 mila fedeli che si erano radunati per ascoltare le sue parole: ad un certo punto, una ragazza – che si è scoperta essere un attivista del gruppo “Femen” – ha messo in scena la sua dimostrazione di femminismo estremo volta a comunicare il pensiero (di connotazione neo pagana) secondo cui Dio sarebbe donna. 

Nello specifico, la ragazza – che sul sito del gruppo rispondeva al nome di Alisa Vinogradova, 25 anni – ha posato la borsa che aveva con sé davanti alle transenne, si è tolta il cappotto con il quale era vestita, lasciando scoperta la parte alta del busto, in modo che sulla sua schiena si leggesse lo slogan “God is woman. Rimasta in topless, come sono solite fare le sue colleghe femministe, nel mentre un’amica – di 22 anni – le faceva da palo e documentava la scena, ha superato le transenne, sotto gli occhi allibiti della folla, è salita sul presepe e ha tolto la statuina del bambinello, tenendola in braccio, sempre al grido di “Dio è donna“.

Inutile dire che sono subito accorsi gli uomini della gendarmeria vaticana per fermarla, e consegnarla alla polizia italiana che l’ha tratta in arresto: la complice, invece, è stata denunciata, seppur in stato di libertà, per concorso nei reati di offesa a confessione religiosa e tentato furto.

Attualmente, le forze dell’ordine sono impegnate nelle indagini del caso e, a tale scopo, hanno proceduto al sequestro di un variegato materiale tecnologico (computer, telefonini, etc) nel quale si spera di rinvenire maggiori dettagli sulla progettazione di analoghe iniziative: non è la prima volta, infatti, che Femen intraprende un’azione dimostrativa contro il Vaticano, visto che – già nel 2014 – delle sextremist di Femen avevano tentato di rapire la statuetta di Gesù dal presepe. Qualche giorno fa, invece, a Milano, un 21enne originario del Gambia era stato fermato nel mentre tentava di arrampicarsi sull’albero posto in piazza Duca d’Aosta, davanti alla Stazione Centrale, per rimuovere la croce che ne decorava la cima, perché “non era buono“. 

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