Roma, operatore del 118 stroncato dal Covid: Amedeo Mariozzi muore dopo un mese di ricovero

Amedeo Mariozzi non ce l'ha fatta, è morto per Covid ieri mattina. Operatore del 118 amatissimo dai suoi colleghi e prossimo alla pensione, lascia la moglie e due figli.

Roma, operatore del 118 stroncato dal Covid: Amedeo Mariozzi muore dopo un mese di ricovero

Amedeo Mariozzi, 62 anni, operatore del 118, non ce l’ha fatta. E’ stato contagiato e poi, a causa del Covid, ha trovato la morte, dopo un mese di battaglia contro il virus. Si è spento ieri mattina, 16 febbraio, in un letto del reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Tor Vergata, resosi necessario per l’aggravamento delle sue condizioni.

L’uomo era prossimo al traguardo della pensione, lasciando nello sconforto la moglie Patrizia e i suoi due amatissimi figli Sara e Luca, attorno ai quali si sono stretti amici ed ex colleghi del povero Mariozzi. 

I messaggi di cordoglio

Tantissimi i messaggi di cordoglio sui social network. In particolare, quello del collega Fabrizio Casu che definisce Amedeo come sempre gentile, disponibile,con un cuore grande, come una persona che si è spesa, sino all’ultimo, combattendo in prima linea, sin dall’inizio di questa pandemia, senza mai tirarsi indietro, anche quando i colleghi lo esortavano a mollare un po la presa e a riposarsi un po.

E poi ce una promessa al telefono di andare insieme ai raduni; il collega con la sua Giulia, mentre Amedeo con il suo “bacarozzetto”,la sua amata 500, ridendo, schezando, facendosi una bella mangiata. “Caro amico, ti porteremo sempre nei nostri cuori, ricordandoti con il tuo sorriso che contraddistingue la tua bontà”, scrivono i suoi amici, mentre Manuela commenta: “Una persona sempre pronta ad aiutare il prossimo. Che dolore immenso”.

 Ad un passo dalla meritata pensione, questo maledetto Covid, a soli 62 anni, ha portato via Amedeo dai colleghi, dai familiari e da tutti coloro hanno avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo. La storia tragica di Amedeo Mariozzi riporta indietro, a fine dicembre del 2020, quando a perdere la vita fu Alvaro Rossi, 61 anni, infermiere dell’Ares 118, anche lui, sempre in prima linea nella battaglia contro il Covid, morto a pochi giorni dalla pensione. Anche lui, dopo aver contratto il virus, era stato ricoverato in terapia intensiva. Ma da lì non è mai più uscito.

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