Domenica sera, via di San Vito, quartiere Esquilino: una giovane coppia di fidanzati passeggiava tranquillamente mano nella mano, concedendosi qualche tenera effusione, scambiandosi qualche bacio, quando arrivati in prossimità del centro islamico sono stati aggrediti. “Non potete tenervi per mano qui. Non potete baciarvi qui. Andate via o vi picchio” ha detto in tono perentorio un cittadino malese di 24 anni che dalle parole è passato immediatamente ai fatti, spintonando la ragazza, per poi colpire lei e il suo fidanzato con calci e pugni.
Un nucleo radiomobile, presente in zona, ha assistito alla scena: l’uomo si è scagliato contro i militari, un carabiniere è rimasto lievemente contuso. Il malese è stato bloccato con l’accusa di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Stando alle prime informazioni trapelate l’uomo, sarebbe senza fissa dimora, incensurato, durante l’aggressione è risultato poco lucido, decisamente agitato. Sono in corso comunque ulteriori accertamenti da parte dei carabinieri del nucleo radiomobile di Roma per chiarire la posizione del giovane, se l’aggressore frequenti ambienti radicalizzati.
La situazione nel quartiere è decisamente tesa. Ieri l’altro mattina, una donna è stata aggredita da due cittadini nordafricani: la signora era uscita di casa per andare a fare colazione, quando due uomini, un algerino di 34 anni e un tunisino di 46, hanno preso a fissarla. I due hanno incominciato a seguirla per poi circondarla e aggredirla: l’hanno spinta contro i cassonetti della spazzatura per palpeggiarla pesantemente.
Le urla della donna hanno attirato l’attenzione dei carabinieri che si trovavano nelle vicinanze: sono intervenuti immediatamente bloccando i molestatori. I due maghrebini, entrambi immigrati irregolari e con precedenti, sono stati arrestati con l’accusa di violenza sessuale e rinchiusi nel carcere di Regina Coeli a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Episodi su episodi che si sommano senza sosta mettendo in luce la pericolosità diffusa che si respira a Roma, anche in pieno giorno, davanti agli occhi di tutti, taluni aggrediscono tranquillamente pensando, probabilmente, di rimanere impuniti.