Roma: niente minigonna al liceo Socrate, "sennò ai prof gli cade l’occhio"

Polemica al liceo Socrate di Roma, dove la vicepreside ha consigliato alle studentesse di non indossare la minigonna "sennò ai Prof gli cade l'occhio" a causa del ritardo dell'arrivo dei nuovi banchi.

Roma: niente minigonna al liceo Socrate, "sennò ai prof gli cade l’occhio"

Il mancato arrivo degli attesi banchi per il distanziamento sociale sarebbe la motivazione dietro il consiglio dato dalla vicepreside di un istituto scolastico romano, che ha intimato alle studentesse di non indossare la minigonna, spiegando che “sennò ai Prof gli cade l’occhio”

Il commento della vicepreside, riferito a diverse studentesse del liceo, non è andato giù alle giovani, che sono entrate in rivolta con manifestazioni a scuola e sui social. È subito comparso a scuola un cartello affisso davanti alle classi con su scritto: “Non è colpa nostra se cade l’occhio“, mentre le giovani si sono organizzate per indossare tutte la minigonna per protesta.

I nostri corpi non possono essere oggettificati: domani siete tutte e tutti invitati a venire a scuola con una gonna, ci vestiamo come vogliamo“, è stato l’appello rivolto giovedì alle giovani sul web da parte del collettivo Ribalta femminista, appello che ha avuto risposta da parte di molte studentesse che sono andate a scuola in minigonna, rivendicando il diritto di vestirsi come preferiscono senza venire oggettificate dagli insegnanti.

La scuola è e deve essere una forza motrice nello scardinare la cultura che rende le ragazze e le donne oggetti e colpevoli,” spiega il collettivo Ribalta, specificando che la protesta non riguarda le minigonne, ma il diritto di potersi vestire senza che il corpo femminile venga oggettificato e colpevolizzato. “È nelle aule che si formano i cittadini e le cittadine di domani, ed è da lì che deve partire una nuova consapevolezza per i nostri corpi e i nostri modi di essere.”

Nel frattempo il caso è diventato nazionale, tanto che il ministero dell’Istruzione ha chiesto all’istituto una relazione formale su quanto accaduto. L’assenza dei nuovi banchi è stata chiamata in causa come motivazione dietro i commenti della vicepreside in quanto, in assenza di banco che copre il corpo delle studentesse, i professori potrebbero distrarsi nel vedere le gambe delle studentesse.

Il preside del Socrate, il Professor Carlo Firmani, ha nel frattempo commentato di non aver ricevuto alcuna prova “fattuale o documentale” di quanto sostenuto dalle studentesse e comunica che resterà “in attesa di ricevere chiarimenti dalle studentesse per poter procedere“.

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