Roma, maxi multe a chi stende i panni fuori dalle finestre. Attenzione anche a come si annaffiano le piante

Fino a 100 euro di multa per chi stende lenzuola ed abbigliamenti fuori dalla finestra, visibili da strade e piazze romane. Ecco le novità sul regolamento della polizia urbana.

Roma, maxi multe a chi stende i panni fuori dalle finestre. Attenzione anche a come si annaffiano le piante

Da luglio è entrato in vigore il nuovo regolamento della polizia urbana a Roma, che vede l’introduzione di maxi multe a tutti coloro che decidono di stendere i propri panni fuori dalla finestra, in luoghi visibili dalla strada o dalle piazze più famose della città. Dopo il tanto discusso divieto di sedersi sulla scalinata di Trinità dei Monti, ecco quali sono le novità.

Il nuovo regolamento vuole tutelare il centro storico, i monumenti della città, ma anche limitare quelli che sono stati definiti come piccoli gesti maleducati che incidono sul decoro urbano di una città come Roma. Insieme al divieto di sedersi sulla scalinata di Trinità dei Monti, sarà ora vietato esporre o stendere all’aperto, fatta eccezione per i balconi aggettanti, la biancheria o qualsiasi altro panno visibile dalle piazze o dalle vie pubbliche di Roma. Chiunque dovesse quindi stendere nuovamente il bucato sui classici fili alla finestra, rischierebbe una multa fino ai 100 euro.

Piante, marciapiedi e rumori molesti

Il nuovo regolamento si esprime anche sull’annaffiare le piante. Da luglio infatti, bisognerà prestare attenzione anche per compiere questo semplice atto. I fiori e le piante collocate all’esterno degli edifici, infatti, dovranno essere bagnate senza far cadere l’acqua sulla strada o sulle zone pubbliche. Anche per i trasgressori di questa nuova norma, è prevista una multa di 100 euro.

Attenzione anche a coloro che possiedono, conducono o utilizzano aree private quali marciapiedi e giardini, a cui è richiesta la pulizia costante da sterpaglie e fogliame, o da qualsiasi altro materiale per evitare l’insorgenza di incendi. Da luglio è obbligatorio anche provvedere alla pulizia di queste aree in caso di eventi atmosferici eccezionali quali neve, grandine, fango o qualsiasi evento che possa creare sporco o disordine.

Per ultimo, ma non per importanza, una nota anche per tutti quei rumori considerati molesti, quali gli antifurti che dovranno essere dotati di un “dispositivo temporizzatore” che possa così spegnere l’allarme dopo massimo cinque minuti, per evitare che possa creare disturbo al vicinato, lasciando all’esterno dell’edificio un recapito telefonico del proprietario, da poter contattare in caso di malfunzionamento. Attenzione anche agli orari in cui sarà vietato fare rumore nelle strade pubbliche e private, e a non bere più dalle fontane romane per evitare di dover pagare così un salato prezzo.

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