Sembra di essere sul set di un film di Hollywood, invece siamo a Roma, dove due detenuti del carcere di Rebibbia sono evasi con dei metodi a dir poco cinematografici.
Si tratta di Catalin Ciobanu e Florin Mihai Diaconescu, rispettivamente di 36 e 28 anni, romeni ed in carcere per pene che vanno dall’omicidio al sequestro di persona per il primo e rapina e ricettazione per il secondo.
La fuga era stata pianificata da tempo, infatti i due hanno dovuto spendere parecchie ore di lavoro per riuscire a segare le sbarre di una finestra del magazzino del braccio G11, usando solamente una lima. Dopo aver oltrepassato il varco che si sono creati, i due si sono ritrovati in una zona di passaggio e da lì è stato relativamente facile calarsi su via Tiburtina con le lenzuola. L’evasione è avvenuta verso le 18:30 e l’allarme nella prigione è suonato poco dopo, quando gli agenti di turno si sono accorti che i due non erano rientrati nella propria cella.
Subito sono scattate le ricerche ma, ormai, era troppo tardi: i due si erano letteralmente dileguati. Non si esclude che avessero dei complici all’esterno che li abbiano aiutati a scomparire così velocemente. In tutta Italia sono state subito diramate le foto segnaletiche dei due ed è incominciata la caccia all’uomo ad opera delle autorità. Posti di blocco per le strade e controlli a tappeto, il cui fine è quello di riconsegnare alla giustizia i due criminali.
Non è la prima volta che dei detenuti riescono ad evadere dal carcere di Rebibbia; infatti, solamente pochi giorni fa un’altra coppia ha tentato la fuga infiltrandosi in un camion dell’AMA ma sono stati subito scoperti e riportati in cella. Un paio di anni fa, inoltre, altri due detenuti erano riusciti ad eludere la sicurezza carceraria usando esattamente lo stesso stratagemma che hanno usato ieri i due romeni, e furono catturati due giorni dopo.
La fuga di ieri ha scatenato molte polemiche sui controlli ed appare evidente che il servizio di Polizia Penitenziaria dell’intera Regione Lazio è sottodimensionato, come ha affermato il segretario generale aggiunto dei sindacati, Massimo Costantino. Nelle prossime ore, però, si crede che la caccia all’uomo possa terminare riportando i due malviventi nel penitenziario.