Ha 29 anni il romano che nelle ore scorse è stato ricondotto in carcere, a Rebibbia, dopo essere evaso dagli arresti domiciliari che stava scontando. A rendere questa storia molto curiosa, e soprattutto discussa, è la motivazione che ha spinto il ragazzo ad uscire di casa per poi presentandosi spontaneamente alla caserma dei Carabinieri.
Secondo quanto è stato raccontanto dagli stessi militari, il 29enne era stanco dei continui litigi con la compagna con cui condivideva quella casa; considerava la convivenza peggio della prigione. Questo il motivo che lo ha spinto ade evadere sapendo che in questo modo sarebbe andato contro la legge, e avrebbe fatto così ritorno nella sua cella lontano dalle discussioni.
Dagli arresti domiciliari al carcere
Un 29enne arrestato per spaccio e con alcuni precedenti che lo hanno reso noto alle forze dell’ordine, stava scontando la sua pena agli arresti domiciliari, in casa con la compagna. Quando i militari durante la mattinata hanno eseguito il solito controllo non lo hanno trovato.
La stessa sera della fuga, il ragazzo si è presentato di sua spontanea volontà presso la stazione di Roma San Basilio, con un’unica richiesta fatta ai carabinieri: “Arrestatemi“. Il ragazzo ha raccontato dei litigi quotidiani con la compagna, affermando di non riuscire più a gestire la situazione e di preferire il ritorno in carcere. Dopo essere stato trattenuto ed essersi svolto il rito per direttissima, la sua richiesta è stata accettata ed è quindi stato condotto presso il carcere di Rebibbia con l’accusa di evasione dagli arresti domiciliari.
Nel 2017, sempre a Roma, è accaduto un episodio analogo. Anche in questo caso, pur di non rimanere a contatto con i familiari, un uomo è uscito dalla sua abitazione di fronte ai militari per essere arrestato e così riportato in carcere.