Roma: denuncia choc di un’autista “Mi hanno aggredita in 40 ed hanno distrutto il bus. Nessuno mi ha aiutata”

Un'autista romana è stata aggredita da 40 migranti mentre era in servizio. Durante l'aggressione nessun passante è intervenuta in suo aiuto per salvarla da quella situazione incredibile

Roma: denuncia choc di un’autista “Mi hanno aggredita in 40 ed hanno distrutto il bus. Nessuno mi ha aiutata”

Un’autista di bus a Roma è stata aggredita da un gruppo di una quarantina di migranti. Nonostante le sue richieste d’aiuto, però, nessuno dei passanti è intervenuto per darle una mano.

Momenti di paura quelli vissuti da un’autista romana, che si è vista aggredire da un gruppo di uomini che ha letteralmente assalito il mezzo sul quale era alla guida. “Ho vissuto minuti di panico totale, con l’autobus tempestato di calci e pugni da 30-40 persone, quasi tutti di colore, che mi urlavano di tutto. Hanno pure lanciato da fuori una bottiglia, che come un proiettile ha frantumato un vetro. Nel frattempo la gente attorno se ne fregava: forse è stata proprio l’indifferenza la cosa più brutta. È uno schifo” ha dichiarato la donna ancora sotto choc.

Una vicenda che ha davvero dell’incredibile. Questa autista, infatti, ha vissuto un vero e proprio incubo mentre si trovava in servizio. “Me li sono trovati davanti, erano una quarantina di persone., tutti alla fermata dell’autobus, stavano aspettando proprio il mio bus. Ho bloccato il mezzo e, quando stavo per aprire le porte uno di loro ha tirato una bottiglia di birra nella vettura. A quel punto, ho avuto paura: ho inserito la marcia e sono scappata più in fretta possibile” ha dichiarato la donna.

Quello che, però, ha lasciato senza parole la donna non è stata soltanto l’aggressione gratuita di cui è stata vittima, ma soprattutto l’indifferenza più totale dei passanti che non hanno mosso un dito per aiutarla. La furia di questi migranti, infatti, non si è fermata e gli uomini hanno continuato a seguire il mezzo. “Erano le 19.30. dopo aver chiamato l’ispettore in servizio, mi sono recata al capolinea. Lui mi ha chiesto se me la sentivo di portare la vettura in rimessa. Mentre percorrevo la strada, me li sono ritrovati nuovamente davanti. Ero disperata. Quando gli immigrati mi hanno vista al telefono, si è aperto un piccolo varco nel branco. Ne ho approfittato per mettermi in salvo” ha dichiarato ancora sotto choc la donna, che purtroppo non ha potuto contare sull’aiuto di nessuno ed ha dovuto cercare di mettersi in salvo da sola.

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