Roma: da luglio 2023 aumento biglietti e abbonamenti metrebus

Notizia allarmante per i pendolari, sembra che dal 2023 ci sarà un aumento del costo del biglietto ordinario dei mezzi pubblici, metropolitane e autobus di Roma e provincia, che passerà da 1,50 a 2 euro.

Roma: da luglio 2023 aumento biglietti e abbonamenti metrebus

La giunta comunale di Roma vuole farla diventare capitale europea della mobilità al pari di Parigi e Londra, quello che conta però è sapere che i pendolari romani, della provincia di Roma, gli stranieri e non lamentano continui disservizi, treni e convogli che non passano, o passano in ritardo, tratte superaffollate come la stazione Termini, la stazione ferroviaria di Roma, nodo di scambio fondamentale della rete romana.

L’accordo prevede che a luglio 2023 il costo del Bit – il biglietto integrato a tempo che dura 100 minuti – passi da 1,50 a 2 euro con conseguente aumento degli abbonamenti metrebus mensile da 35 euro a 46 euro, ed annuale fino ad arrivare a 350 euro. Con ricadute dirette per chiunque utilizza i mezzi Atac e Cotral, da mesi sul piede di guerra in particolare per quanto riguarda la Metromare, ex Roma-Lido, e la Roma-Viterbo.

Poche settimane fa ad esempio la metro b è stata interrotta a causa di disservizi sulla rete tranviaria, con conseguente afflusso di pendolari inferociti a caccia di navette sostitutive strapiene, problemi quotidiani che chi vive e lavora a Roma conosce perfettamente; i pendolari hanno organizzato nella prima settimana di dicembre una serie di iniziative di protesta tra cui due sit-in, uno sotto Cotral e uno in Campidoglio, e una petizione per annunciare che il vaso di Pandora è pieno.

L’annuncio è stato dato dall’assessore alla mobilità, la politica si fa sentire annunciando che prenderà seri provvedimenti in merito alla scongiura di un aumento dei prezzi ma si sa che in campagna elettorale le parole volano alte. Aumentare il costo di biglietti e abbonamenti sarebbe un durissimo colpo per le famiglie, già vessate da inflazione e aumento del costo dell’energia.

Per non parlare dei continui scioperi mensili perpetrati dai sindacati il venerdì, che mettono in ginocchio una città come Roma, dove molte persone utilizzano il trasporto pubblico tra cui anche studenti per andare a scuola e università, lavoratori che hanno il diritto di trovarsi in una città a misura d’uomo.

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