Roma, compra online il nitrito di sodio e si uccide: è il terzo morto col "veleno del web"

Sono bastati pochi attimi affinché Fabio, 19 anni, ponesse fine alla sua vita in una camera d'Albergo romana. Il ragazzo si è suicidato ingerendo nitrito di sodio.

Roma, compra online il nitrito di sodio e si uccide: è il terzo morto col "veleno del web"

Ciao papà, ciao mamma. Ho preso questa decisione”. Sono queste le parole pronunciate da Fabio, in un agghiacciante video, prima di morire. Si, perchè Fabio non c’è più, si è suicidato la notte del 9 dicembre 2020 presso l’Hotel Giglio dell’Opera. Fabio ha posto fine alla sua esistenza acquistando su Ebay quello che viene chiamato veleno del web, il nitrito di sodio, un prodotto apparentemente innocuo, usato nell’industria alimentare. 

Fabio era un ragazzo molto sensibile, recitava a teatro, cantava, voleva iscriversi all’accademia Saint Lous ma, durante il lockdown qualcosa è cambiato e le sue fragilità sono affiorate. Appena diplomatosi al liceo linguistico di Latina, ha deciso di compiere un gesto estremo all’interno di una camera d’albergo, vicino alla stazione Termini di Roma. Ma è andata davvero così?

La ricostruzione dell’accaduto

C’è una domanda per cui la polizia sta indagando: Fabio è stato spinto o aiutato da qualcuno a suicidarsi? E’ per questo che il pm Alberto Pioletti ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. Nonostante il suo primo tentativo di reagire, portando a termine gli studi al liceo che frequentava, è improvvisamente ripiombato nel baratro per una causa ancora oggi sconosciuta, intorno a cui ruotano una miriade di punti interrogativi.

Fabio ha ricercato su internet i prodotti da acquistare e sul web, si sa, si reperiscono in pochi click i consigli e i suggerimenti di utilizzo, orientandosi sul nitrito di sodio, economico (su Ebay una confezione costa solo 14 euro), acquistabile senza vincolo, che ti arriva direttamente a casa. 

I suoi ultimi istanti di vita sono affidati ad un video agghiacciante, in cui, dopo aver salutato genitori e amici, ha controllato con un tester la corretta diluizione del cocktail fatale, ha indossato le cuffie per ascoltare la sua playlist preferita e ha bevuto il mix mortale. Purtroppo quello di Fabio non è l’unico caso. Matteo Cecconi, 18 anni, di Bsssano del Grappa, si è suicidato così durante una lezione in dad il 26 aprile scorso, mentre Paolo, 19 anni, a metà febbraio si è tolto la vita in un bed & breakfast sempre col veleno del web.

 

Continua a leggere su Fidelity News