Roma, chiama l’ambulanza per la zia e affronta l’autista con un martello

Un uomo, dopo aver chiamato il 118 per un’emergenza che riguardava sua zia, ha affrontato l’autista dell’ambulanza con un martello. Il personale sanitario era stato inviato per fornire assistenza a una donna anziana in difficoltà.

Roma, chiama l’ambulanza per la zia e affronta l’autista con un martello

Un gesto di crudeltà inaudita ha scosso il quartiere Collatino, nella periferia di Roma, domenica 5 febbraio. Un uomo di 37 anni ha affrontato l’autista di un’ambulanza con un martello, contestando la scelta dell’ospedale dove la zia, per la quale era stato richiesto l’intervento, avrebbe dovuto essere trasportata.

La dinamica dell’affronto

L’uomo, un romano residente nel quartiere, aveva chiamato il 118 per soccorrere la parente anziana. All’arrivo dell’ambulanza, il 37enne ha iniziato a protestare con veemenza, insistendo affinché la zia fosse portata in un ospedale diverso da quello assegnato. Di fronte al rifiuto del personale sanitario, l’uomo ha perso il controllo, afferrando un martello e colpendo l’autista dell’ambulanza. L’affronto ha causato all’operatore sanitario contusioni multiple, giudicate guaribili in cinque giorni. L’uomo, tuttavia, è riuscito a mantenere la calma e a evitare conseguenze peggiori per sé e per i colleghi.

L’intervento delle forze dell’ordine

I carabinieri della stazione Prenestina sono intervenuti rapidamente, arrestando l’uomo sul posto. Il 37enne è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima con le accuse di interruzione di servizio pubblico e lesioni personali a danno di personale sanitario. L’episodio ha suscitato l’indignazione di molti, tra cui Gianluca Giuliano, segretario nazionale del sindacato Ugl Salute. In una nota ufficiale, Giuliano ha dichiarato: “Pessimo l’inizio del 2025 per il personale sanitario, con ripetute gravi aggressioni ai loro danni. Bene l’arresto immediato grazie al decreto antiviolenza, ma gli operatori sono ormai  non ne possono più. Se non si interverrà urgentemente con nuove misure, il rischio di disgrazie è elevatissimo. Garantire la sicurezza di chi assiste tutti i giorni i cittadini non è più procrastinabile. Chiediamo al Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca di attuare immediatamente nuovi interventi concreti.

Una preoccupante escalation di crudeltà

L’affronto avvenuto al Collatino è solo l’ultima di una serie di episodi di crudeltà ai danni di operatori sanitari registrati dall’inizio dell’anno nella capitale. Il 4 gennaio, un uomo di 42 anni ha affrontato con calci e pugni il personale medico dell’ospedale Sandro Pertini, provocando paura e caos tra gli altri pazienti. La notte di Capodanno, una donna di 42 anni è stata denunciata dopo aver schiaffeggiato una dottoressa del pronto soccorso dell’ospedale 

Un problema strutturale

Questi episodi mettono in evidenza una preoccupante tendenza: l’escalation di aggressioni verso chi lavora in prima linea nel sistema sanitario. Una situazione che richiede interventi strutturali e l’applicazione rigorosa delle norme già in vigore per garantire la sicurezza dei soccorritori e del personale medico. Mentre si attendono provvedimenti concreti, il clima di tensione resta alto, con gli operatori sanitari che chiedono maggiore protezione e misure che permettano loro di svolgere il proprio lavoro senza il timore di essere affrontati

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