A Roma, in un asilo nido abusivo del quartiere del Pigneto 16 bambini venivano insultati, maltrattati e picchiati brutalmente. “Tanta rabbia ma anche un senso di colpa profondo, ecco quello che provo oggi”, ha raccontato il padre di uno dei 16 bambini che per mesi, in un micronido abusivo del sobborgo della capitale, sono stati maltrattati e abusati dai fratelli Eligio e Silvia Scalas.
Questi ultimi sono stati finalmente condannati, e l’incubo potrebbe dunque essersi finalmente concluso. Il padre del bambino si è detto sollevato e grato alla mamma che per prima ha sporto denuncia. Allo stesso tempo tuttavia, continua a provare un profondo dolore, e anche un senso collera verso quella stessa donna, che non ha avvertito nessuno, perché probabilmente ha temuto di non essere creduta e ha fatto da sola, portando via la sua bambina dal nido.
Botte ai bambini dell’asilo abusivo
“I bimbi sono molto piccoli, il mio faceva qualche capriccio, soprattutto dopo il weekend, non voleva tornare al nido ma è normale, abbiamo pensato, molti bambini lo fanno”. Ha dichiarato l’uomo quando gli è stato chiesto se non si fosse accorto di qualche comportamento anomalo da parte del piccolo. Ha poi anche aggiunto che a volte aveva degli incubi notturni, parlava di un lupo, ma per i bambini gli incubi notturni sono piuttosto comuni.
Sembra che solo in una occasione il bambino abbia detto al padre di essere stato picchiato dalla maestra. L’uomo ne ha subito parlato con la signora, la quale ha semplicemente risposto: “vostro figlio è molto teatrale”.
Il bambino, stando a quando raccontato ancora da suo papà, è adesso molto più tranquillo e sereno. Anche se a nove mesi di distanza la ferita non si è completamente marginata, il percorso di recupero sembra procedere nel migliore dei modi. Il bimbo si dice infatti molto contento di frequentare una scuola nuova.