Un bimbo si è punto nel cortile della scuola con una siringa. Insorgono i genitori degli studenti dell’istituto.
Tutto si è verificato all’istituto “Ranocchio Scarabocchio”, in via do Grottaperfetta a Roma. Un bimbo di soli 4 anni stava giocando con i suoi compagni nel cortile della scuola quando si è punto con una siringa. Insorgono i genitori non soltanto del piccolo ma anche degli altri studenti dell’istituto, che unisce sia la materna che le elementari.
“Nel cortile, però, c’erano delle siringhe usate e il bambino si è punto” ha dichiarato Giovanna Bonaccorso, mamma di uno degli alunni della scuola. “Nel giardino c’erano varie siringhe tant’è che mio figlio ne ha addirittura messa una nello zaino e l’ha portata a casa. È una vergogna che in una scuola pubblica ci sia una situazione di tale degrado che metta a repentaglio la sicurezza dei bambini” ha concluso la mamma.
I genitori del bimbo hanno subito chiamato la polizia municipale, l’Asl ed i carabinieri ed hanno poi informato anche la dirigente scolastica dell’istituto di ciò che stava succedendo. La preoccupazione maggiore dei genitori dei bambini, adesso, è quella di verificare che i piccoli non hanno contratto alcuna malattia vista la presenza di siringhe usate nel cortile della scuola.
“Saremo costretti a sottoporre i nostri figli alle analisi dell’epatite e dell’Hiv” ha dichiarato la Bonaccorso. In seguito alle denunce dei genitori del bimbo e di quelli degli altri suoi compagni il Campidoglio ha deciso di ripulire completamente tutta l’area, così che sia resa adatta ad accogliere dei bambini così piccoli.
“Squadre dell’Arma e della Multiservizi stanno operando in queste ore per garantire le condizioni di sicurezza delle bambine e dei bambini, mentre la polizia locale è impegnata nella ricostruzione della dinamica dell’accaduto” ha dichiarato l’assessore comunale alla Scuola Alessandra Cattoi. “Dalle prime informazioni, si tratterebbe di un gesto di uno sconsiderato che ha lanciato alcune siringhe nel giardino della scuola senza curarsi della gravità delle conseguenze. Esprimo la mia piena vicinanza e solidarietà al bambino, che al momento sta effettuando accertamenti clinici, e alla sua famiglia”.