Roma: arrestato un allenatore di calcio per aver abusato di minori

Scoperto e arrestato un allenatore di calcio di un oratorio di Roma per aver abusato di minorenni. L'uomo, che era già stato dimesso dalla struttura, è stato denunciato da alcuni genitori dei ragazzi

Roma: arrestato un allenatore di calcio per aver abusato di minori

Un ex allenatore di calcio di un oratorio romano è stato arrestato con l’accusa di aver abusato sessualmente di alcuni ragazzi minorenni che  allenava durante le lezioni. Contro di lui è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare dal tribunale di Roma che preclude non solo il reato commesso ma anche quello di violenza sessuale aggravata dalla continuazione degli abusi. Le indagini sull’allenatore romano, che ha 47 anni, sono scattate in seguito alla denuncia di alcuni genitori che portavano i loro bambini ad allenarsi presso la squadra di calcio maschile che faveva parte dell’ oratorio di una chiesa della zona ovest di Roma.

L’uomo, che faceva l’allenatore solamente per passione ma in realtà era un comune operaio, si occupava di insegnare ai ragazzini le tecniche e le modalità del calcio, ma già da subito i bambini avevano notato atteggiamenti strani nei loro confronti, che all’inizio avevano puntualmente confidato ai genitori. L’uomo era stato dunque allontanato dalla struttura di via Selci, e per un po’ era sembrato che la vicenda si fosse conclusa. Invece non è stato così: dalle indagini è stato appurato che l’uomo si era nuovamente introdotto nell’oratorio e aveva abusato di due maschietti minorenni, in periodi diversi che intercorrono tra il 2011 e il 2013.

La strategia utilizzata dall’uomo per catturare l’attenzione dei bambini è stata quella di un approccio basato su affetto e attenzioni, che portano i minori a fidarsi ciecamente del loro interlocutore, ritenendolo l’amico del cuore. Alla fiducia catturata corrisponde una naturale accettazione delle richieste, che in questo caso erano di natura sessuale, e a un coinvolgimento senza costrizioni. Da qui nasce la volontà di non confidare un simile comportamento, per la vergogna e la paura di non essere creduti, visto che gli atti sessuali erano consumati in un clima di reciproco accordo, quindi senza violenza.

Una tecnica, quella dell’alenatore, che ha sfruttato la debolezza pschica di bambini fragili e ingenui, lacerando non solo il loro corpo ma anche lo spirito. La speranza dei genitori è che il gip non tenga conto delle attenuanti dell’allenatore, ma che si infligga la pena che merita come un qualsiasi pedofilo.

Continua a leggere su Fidelity News