Qualche mese fa, Pippo Franco, noto per le sue performance da comico, è salito, stavolta alla ribalta per essere stato scoperto in possesso di un falso green pass. A pagarne le spese, oltre al suddetto, sembrerebbe essere questa volta anche il medico di base che gli aveva fornito il falso certificato verde.
In questo periodo, specialmente in seguito all’introduzione di misure sempre più restrittive in riferimento al possesso del green pass, molti no vax, si sono rivolti a strataggemmi illeciti per ottenere l’agognato certificato di vaccinazione. Tra i medici che si sono prestati a fornire certificati falsi vaccinali, è finito sotto l’occhio della giustizia, Alessandro Aveni, medico di base ed odontoiatra, noto per essere il medico del personaggio tv Pippo Franco.
L’accaduto
Al termine delle indagini, dove si è appurata l’ipotesi di reato di emissione di certificati falsi di vaccinazione, il professionista è stato raggiunto, presso la propria abitazione, dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Roma (NAS). Questi ultimi, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa dal Gip, il quale, per il medico Aveni, ha disposto la misura degli arresti domiciliari.
I reati contestati al medico di Pippo Franco sono: falso ideologico in riferimento ad atti e documenti informatici pubblici. Si tratta di reati commessi in concorso con altre 13 persone, tutte pazienti del medico. Le indagini sono partite in quanto si erano scoperte irregolarità circa le presunte vaccinazioni dichiarate, che permettevano all’Aveni di inserire i pazienti no vax nel sistema informatico della Regione Lazio, pur, ovviamente, non essendosi sottoposti neppure ad una dose.
Nel giorno in cui risulta che i pazienti dovessero sottoporsi alla vaccinazione, in realtà, questi ultimi sembravano trovarsi da tutt’altra parte rispetto allo studio del medico che doveva vaccinarli. Ovviamente, tutti i i green pass che sono stati prodotti da queste false vaccinazioni sono stati ritirati.