Roma: appalti truccati. Ai domiciliari due imprenditori e un funzionario pubblico

Ancora appalti truccati a Roma per aggiudicarsi la manutenzione delle strade della Capitale. Perquisizioni e custodie cautelari eseguite dai carabinieri in queste ore per due imprenditori ed un funzionario

Roma: appalti truccati. Ai domiciliari due imprenditori e un funzionario pubblico

Appalti truccati per la realizzazione e la manutenzione delle strade di Roma. È questa la notizia delle ultime ore che sta travolgendo due imprenditori ed anche un funzionario del dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione urbana della città di Roma.

L’accusa nei loro confronti è quella di corruzione e di turbata libertà delle strade. Per loro sono scattati gli arresti domiciliari accompagnati da una serie di perquisizioni e di sequestri effettuati da parte dei militari del Comando dei carabinieri per la Tutela dell’Ambiente.

Secondo le prime indiscrezioni pare che i tre indagati siano collegati ad alcune società che si sarebbero occupate della manutenzione delle strade tramite degli appalti truccati. Luigi Martella ed Alessio Ferrari sono i due imprenditori attualmente agli arresti domiciliari a cui si aggiunge anche Ercole Lalli, funzionario del Comune implicato in questa vicenda.

Ancora una volta, quindi, appalti truccati, gare aggiudicate in maniera poco regolare e conseguenti truffe e tangenti pagate. Proseguono le indagini del comando provinciale di Roma che in queste ultime settimane ha seguito il caso fino ad arrivare alle custodie cautelari eseguite poche ore fa.

Non resta, quindi, che attendere nuovi sviluppi su questa vicenda e i risultati delle perquisizioni avvenute in queste ore che potrebbero portare alla luce nuovi elementi e, chi lo sa, anche condurre a nuove persone coinvolte in questa incresciosa vicenda.

Al momento nei confronti dei tre indagati, secondo quanto dichiarato dai carabinieri che si sono occupati del caso, ci sarebbero “gravi indizi di colpevolezza”. In particolare in data 27 settembre per cercare di aggiudicarsi delle gare d’appalto avrebbero consegnato al funzionario del dipartimento Ercole Lalli una tangente in contanti pari a 2000 euro così da poter avere delle informazioni riservate sugli altri contendenti della gara.

Quando i carabinieri sono intervenuti Lalli era ancora in possesso del denaro appena incassato in una busta con 10 banconote da 100 e 20 da 50. inutile i tentativi dell’uomo di difendersi dalle accuse.

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