Un’altro sinistro sul lavoro ha colpito la comunità locale di Roma. Un uomo di 64 anni, titolare di una carrozzeria, è precipitato da un’altezza di circa 5-6 metri dopo il cedimento della tettoia della struttura nella quale si era recato per effettuare alcune verifiche. L’urto con il suolo è stato fatale e, nonostante l’immediato intervento dei soccorsi, l’uomo è deceduto durante le prime cure sul posto.
L’episodio si è verificato nel contesto apparentemente ordinario della gestione di un’attività lavorativa. Il titolare, salito sulla tettoia per controlli o manutenzioni, ha subito il cedimento della struttura, perdendo l’equilibrio e cadendo nel vuoto da un’altezza considerevole. È stato trovato in stato di incoscienza e trasportato d’urgenza, ma purtroppo i danni riportati si sono rivelati estremamente gravi. Le autorità competenti, compresi i carabinieri di Pomezia e il personale dell’ASL, sono intervenute sul luogo per avviare le indagini necessarie a ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto, e verificare eventuali responsabilità o violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro.
Questa vicenda si inserisce in un contesto preoccupante per la sicurezza dei lavoratori in Italia. Nel 2024 sono state registrate complessivamente 589.571 denunce di infortunio all’INAIL, con un incremento dello 0,7% rispetto all’anno precedente. Di queste, 1.090 sono state classificati come sinistri gravi, segnando un aumento del 4,7% rispetto al 2023.
Il decesso del titolare della carrozzeria di Pomezia non è solo un fatto isolato, ma rappresenta un allarme che va affrontato con urgenza e determinazione da parte delle istituzioni, delle aziende e della società civile. Il lavoro deve essere un diritto sicuro e tutelato, e ogni sinistro è una disgrazia che colpisce famiglie, comunità e l’intero tessuto sociale.
È necessario potenziare i controlli, promuovere la cultura della prevenzione e migliorare le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto nelle piccole e medie imprese, dove spesso le risorse e l’attenzione alla sicurezza possono risultare carenti. Solo attraverso un impegno condiviso e costante sarà possibile ridurre drasticamente questi numeri e tutelare la vita di chi lavora.