Una donna di 62 anni è deceduta in una clinica privata in seguito a delle complicazioni sopraggiunte dopo un intervento di liposuzione. Il decesso risale al 18 marzo, ma la sua salma è stata portata al policlinico di Tor Vergata dopo qualche giorno per eseguire l’autopsia. La 62nne, il cui nome era Simonetta Kalfus, dopo l’operazione è entrata in coma vegetativo a causa di alcune problematiche insorte all’improvviso.
La figlia della donna ha sporto denuncia per far luce su quanto accaduto alla madre, per capire quali sono state le ragioni che hanno causato la sua scomparsa. Dopo la denuncia, i carabinieri di Ardea hanno aperto un’inchiesta. Quello che doveva essere un intervento di routine si è trasformato in un incubo per la donna e la sua famiglia: la 62nne si era affidata ad una struttura privata di Roma per eseguire l’intervento di chirurgia estetica, convinta che tutto sarebbe andato per il meglio.
Nei giorni seguenti, tuttavia, ha cominciato ad avere dolori lancinanti e le sue condizioni di salute sono peggiorate. Simonetta è giunta all’ospedale Grassi di Ostia in gravi condizioni, entrando quasi subito in coma vegetativo. Il 18 marzo, purtroppo, è deceduta senza che i medici potessero far nulla per aiutarla.
Gli inquirenti, adesso, stanno analizzando le dinamiche di questa assurda vicenda, che si è conclusa in maniera tragica per la donna. Per questo è stata disposta l’autopsia, così da mettere in chiaro le cause che hanno messo fine alla sua vita e se i medici hanno commesso degli errori durante l’intervento o dopo.
Le indagini si concentreranno sulle procedure messe in atto durante l’operazione, come sono state trattate le complicazioni, le cure post-intervento. Se verranno accertate delle irregolarità, i medici che hanno eseguito l’intervento di liposuzione potrebbero essere chiamati per rispondere delle loro responsabilità.
Un caso simile a quello di Simonetta Kalfus si è verificato a novembre 2023, quando Margaret Spada, la 22enne di Lentini, è deceduta dopo un intervento di rinoplastica eseguito a Roma, anch’esso in una clinica privata.